Un buon Lecce per lunghi tratti di gara non riesce ancora a violare il Via del Mare e pareggia a reti inviolate contro il Verona, diretta concorrente nella lotta per non retrocedere. La vittoria casalinga manca da maggio scorso e anche questa volta i giallorossi sono mancati di precisione negli ultimi venti metri.
Con una formazione che ha visto Di Francesco riproporre gli undici che hanno espugnato Firenze, il Lecce ha messo in difficoltà gli avversari soprattutto nel primo tempo. Banda ha impensierito in più di una occasione Montipò, costringendolo ad una parata plastica al 24’ mentre Berisha ha mancato da buona posizione la porta poco prima del quarto d’ora. La migliore occasione della frazione però la ha avuta Morente, due minuti dopo il tiro di Berisha, quando si è involato tutto solo verso l’area avversaria, ma ha tergiversato troppo, facendosi così recuperare dal diretto avversario.
Solo dopo il 25’ si è fatto vedere un Verona sornione con Falcone che nel primo tempo ha dovuto compiere un solo intervento su Orban poco prima della mezz’ora. Nella ripresa invece i ritmi si sono abbassati, almeno fino ai cambi. Infatti quando sono entrati Sottil e Camarda il Lecce si è rifatto vedere in avanti producendo il massimo sforzo tra l’80’ e l’85’ dopo che al 77’ un rigore per contrasto tra Bella Kotchap e Camarda era stato revocato dal Var. Peccato che i tiri proprio dei nuovi entrati abbiano trovato pronto Montipò che ha così blindato il risultato di 0 a 0.
Tra i giallorossi buona prova di Danilo Veiga, Ramadani e Banda che si è fatto notare anche in fase di interdizione. Meno bene la prova di Stulic, troppo fermo e poco utile nel gioco di raccordo e oggi anche Gaspar ha mostrato qualche sbavatura nella prima frazione. Il Lecce sta sicuramente dimostrando di essere una squadra solida che sta assorbendo gli automatismi del suo tecnico, ma finché non troverà la chiave per aiutare la prima punta in fase di impostazione, i gol saranno sempre con il contagocce.




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