Un gol di Francesco Camarda, il suo primo in A, nel terzo minuto di recupero evita quella che sarebbe stata una vera beffa per un Lecce che ha dimostrato segnali di ripresa dopo le brutte prove contro Cagliari e Milan in Coppa. I giallorossi sono prima passati in vantaggio all’alba del match, ma come contro i sardi, a venti minuti dalla fine erano sotto sebbene fossero stati a quel punto della gara la squadra migliore sul rettangolo di gioco. C’è voluto un colpo di testa del diciassettenne a rimettere a posto una partita che sembrava stregata.
Tra le fila del Lecce ottima prova degli esterni offensivi Morente e Pierotti, schierato negli ultimi minuti da seconda punta e anche a centrocampo di rilievo la prova di Coulibaly e Ramadani. Riscatto poi per Gallo, autore di una brava maiuscola che lo ha costretto ad uscire dal campo per i crampi poco prima del 2 a 1 ospite.
Buon primo tempo dei giallorossi che sbagliano solo nel finale di tempo quando concedono con Kouassi il rigore che manda le due squadre sul punteggio di 1 a 1. L’esterno difensivo francese aveva commesso un errore marchiano anche in apertura, permettendo a Rowe di recuperare palla in ottima posizione e di tirare con il solo Falcone a difendere la sua porta. Per fortuna dei giallorossi il portierone rispondeva presente e deviava la sfera in corner.
Da quel momento in poi era solo il Lecce a creare veri pericoli. Già al 14’ arrivava il vantaggio con una buona azione in uscita da rinvio dal fondo. Gallo crossava dalla trequarti e Pierotti incornava di testa un pallone pericoloso che il portiere Skorupski riusciva solo a smanacciare. Erano in tanti i giallorossi ad occupare finalmente l’area di rigore e prima Berisha rimetteva al centro la sfera e poi era Coulibaly a ribadire in rete dopo un rimpallo tra i difensori bolognesi.
Il gol galvanizzava il Lecce che 5’ dopo aveva la grande occasione per il raddoppio. Dopo una bella combinazione in area, Morente sferrava un destro che, complice una deviazione, terminava la sua corsa all’incrocio dei pali. Tanta sfortuna per un Lecce che da quel momento provava a contenere il Bologna, abile nell’allargare il gioco ma mai capace di impensierire Falcone. Almeno fino al 45’ quando da una rimessa in fase difensiva dei giallorossi, Gaspar rinviava male di testa innescando un’azione pericolosa in area. Dallinga si faceva fare fallo da Kouassi e Orsolini era freddissimo nello spiazzare Falcone dagli undici metri.
La ripresa vede l’ingresso di Danilo Veiga proprio per l’autore del fallo da rigore Kouassi. Il Lecce sembrava da subito un po’ a corto di ossigeno e stava quasi sempre dietro la linea della palla provando a ripartire in contropiede. Al quarto d’ora, proprio da una azione di rimessa arrivava la migliore occasione per i giallorossi per tornare in vantaggio. Bella verticalizzazione di Morente per Gallo che serviva dall’esterno un pallone perfetto per Coulibaly il cui tiro rasoterra si stampava sul palo. Neppure 5’ dopo e sempre Gallo si metteva in luce con un recupero sulla trequarti ospite. La sua incursione in area produceva però un tiro troppo debole che Skorupski parava.
La legge non scritta del calcio si manifestava anche al Via del Mare con il Bologna che passava al 70’ in vantaggio con Odgaard, appena entrato, il cui tiro veniva deviato mettendo fuori causa Falcone.
Da quel momento in poi Di Francesco passava ad un 4-2-4 con gli ingressi di Banda e N’Dri sugli esterni. Pierotti da seconda punta coglieva a 10’ dalla fine un palo (il terzo di giornata) in un’azione convulsa in area. Sembrava stregata la porta felsinea, poi all’ultimo dei quattro minuti di recupero, con Falcone in area per l’ultimo corner del match, Camarda era rapace nel colpire di testa il corner battuto da Banda. E’ tripudio tra i giocatori giallorossi e in uno stadio che fino alla fine ha creduto nel gol sostenendo la squadra in modo incessante.
Foto a cura di Andrea Stella
















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