Sono passati quasi 14 anni da quando Di Francesco lasciò la panchina giallorossa nell’annus horribilis della doppia retrocessione dalla A alla C per motivi disciplinari. Domani, 15 agosto, per il tecnico abruzzese ci sarà l’esordio bis al Via del Mare nella gara di Coppa Italia contro la Juve Stabia, club rivelazione lo scorso anno del torneo cadetto.
I giallorossi devono subito dimostrare di aver assimilato i concetti tattici del 4-3-3, diktat come modulo di questa stagione. «Stiamo smaltendo i carichi di lavoro che abbiamo accumulato durante il ritiro in Alto Adige – afferma Di Francesco in conferenza stampa – e siamo in crescita. Di certo manca la continuità in partita e questo si è osservato durante l’ultima amichevole a Monopoli. Durante il ritiro non ho riscontrato grandi sorprese dal punto di vista tecnico perché, con i mezzi tecnologici di cui si dispone oggi, è facile conoscere pregi e difetti dei singoli. Invece mi è piaciuto conoscerli dal punto di vista umano. Cosa che fa la differenza.»
Per la gara contro la Juve Stabia, Di Francesco non vuole parlare di dubbi sulla formazione iniziale. «Da quando esistono i 5 cambi non si può più parlare di formazione titolare perché vanno in campo in tanti. Sicuramente giocheranno in difesa Thiago Gabriel e Gaspar in quanto non ho altri centrali visto che Perez non è ancora al meglio per i postumi di una contusione. Si sa poi che la società dovrà migliorare il reparto e da qui alla fine del mercato arriverà un altro elemento per sostituire Baschirotto».
Sempre in tema di mercato il tecnico giallorosso parla di un possibile partente, Nikola Krstovic. «E’ ancora un nostro calciatore quindi potrebbe giocare dall’inizio. Sicuramente si sa quella che è la situazione e la volontà del ragazzo. E’ un ottimo attaccante e sono felice di allenarlo come del resto sono felice di allenare Camarda che sembra avere un’altra età.»
A proposito di maturità, Di Francesco ha buone parole anche per il nuovo innesto Riccardo Sottil, che lui aveva già avuto a Cagliari anni addietro. «Riccardo si è allenato poco e quindi non partirà sicuramente dal primo minuto ma potrebbe avere spazio in corso di gara. Lui sa quello che voglio dalla squadra e l’ho trovato maturato rispetto alla precedente esperienza avuta insieme.»
Di Francesco ha avuto diversi colloqui con i singoli, tra questi quello con Falcone a cui affiderà la fascia di capitano. «Credo che se la sia meritata per quanto fatto in questi anni. Naturalmente la scelta di affidargli la fascia è mia ma senza la sua disponibilità non l’avrebbe ricevuta. Ho una squadra molto disponibile e credo che in questo momento ho una rosa che può fare il mio calcio soprattutto a centrocampo dove sono coperto come quantità di calciatori. Certo vedremo se ci sarà qualche cambiamento, ma di base hanno tutti le caratteristiche giuste. Devono solo capire come adattarsi alle gare sia in fase difensiva sia in quella offensiva con le mezzali che devono migliorare negli inserimenti.»
Di Francesco sembra proprio avere già le idee chiare, adesso bisognerà trovare le conferme sul terreno di gioco, quello del Via del Mare, dove per la seconda di campionato ci saranno sicuramente più di 20 mila abbonati sugli spalti. Un dato importante se si pensa che ancora il Lecce deve assestare qualche colpo importante in questa ultima fase di mercato.






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