• Cronaca
  • Sport
    • calcio
    • altri sport
    • Riflessi Giallorossi
  • Detto tra noi
  • viaggi e sapori
    • Il Pranzo di Babette
    • enogastronomia
    • Turismo
  • Hello Salento
    • Spettacoli
    • Eventi
  • le città invisibili
Salentolive24 in diretta dal Salento
  • Cronaca
    • Tensione in chiesa a Miggiano: Prima Comunione interrotta da Kadir
    • Cane trascinato col guinzaglio e poi lanciato in una cisterna profonda sei metri
    • Videomaker in erba a Botrugno, tra passato e fuuro
    • “Sei libero amore mio”
    • Ciao Juri, continua a regalarci i tuoi larghi sorrisi
  • Sport
    • Al Fight Clubbing un Pellegrino mondiale. E due nazionali OltreCorpo
    • Un altro sold out per Fight Clubbing, in mondovisione da Lecce
    • Giro d’Italia: ha vinto Van Uden, ha vinto Lecce
    • “Fenomeno” Gallo, un salentino agli Europei Master di pesistica olimpica
    • Al via i lavori per il nuovo Palazzetto dello Sport di Nardò
    • calcio
    • altri sport
    • Riflessi Giallorossi
  • Detto tra noi
    • “Inaccettabile il sacrifico di un servitore dello Stato”
    • Giornata Nazionale dell’ Operatore Socio sanitario: “Essere OSS è una missione”
    • Poli Bortone: “Fondazione Tito Schipa dimenticata dalla Regione”
    • Poli Bortone: “Una domenica al mese dedicata alle bici”
    • “No alla privatizzazione della costa ostunese”
  • viaggi e sapori
    • Chiude per lavori l’aeroporto di Bari-Palese
    • Gli aeroporti di Grottaglie e Foggia aperti ai voli civili
    • Riparte da Lecce il programma Rai “Paesi che vai… Luoghi, detti, comuni”
    • Un artista salentino lungo “la via della seta”
    • Gallipoli, approdo sempre più vicino per le navi da crociera
    • Il Pranzo di Babette
    • enogastronomia
    • Turismo
  • Hello Salento
    • Sabato 4 luglio il “Grand Opening “dell’Isola Beach
    • I Subsonica a San Foca il 21 agosto
    • I big di “Battiti Live” pronti ad infiammare Gallipoli 
    • Raoul Bova e Big Mama alla Praja di Gallipoli
    • Riapre il Mediterraneo, la storia si ripete
    • Spettacoli
    • Eventi
  • le città invisibili
    • Lecce/Cultura: Per le Arti e per la Storia
    • Otranto / Scoperte / Voci dal passato: il mistero delle epigrafi
    • Otranto, Scoperte / Com’era l’altare dei Martiri realizzato nel 1524 da Riccardo
    • Otranto, un’inedita lettura del cinquecentesco altare dei Martiri a Otranto
    • Otranto 1524 / Storie di santi, falsari e il “giallo” delle epigrafi.
  • Facebook

  • Instagram

  • RSS

Cronaca

“Io Ci Provo” incontra gli studenti universitari nel teatro del Carcere di Lecce

“Io Ci Provo” incontra gli studenti universitari nel teatro del Carcere di Lecce
Luisa Ruggio
31 Marzo 2017 19:23
image_pdfimage_print
“Andare a teatro è sospendersi“, così Paola Leone – regista e direttrice artistica della Compagnia Io Ci provo – risponde alla domanda cruciale “Perché andare a teatro?” . Un punto interrogativo lanciato agli studenti dell’Università del Salentoche, stamattina, hanno partecipato all’incontro “Dacché ho conosciuto l’arte questa cella è divenuta una prigione” a cura di Maria Chiara Provenzano nell’ambito degli appuntamenti di “Palchetti laterali“.
 
Ogni spettatore dismette un ruolo, esce dal flusso ininterrotto del tempo quotidiano, sconfina oltre un qualche deperibile io ed esce da se stesso come si esce dalla propria casa e dalla propria vita per scegliere un posto in platea e vivere – attraverso gli spettacoli che innescano un tale cortocircuito – una sospensione. Alla stregua di ogni attore, ovvero ogni chiamato alla discesa da palombaro dentro l’ignoto che la drammaturgia di una storia indaga. L’esercizio di sospensione è un esercizio di libertà, in quanto tale genera ricerca: del personaggio, di una voce, di sé attraverso uno smarrimento che restituisce interamente tutto. Immaginate di esercitare questa sospensione, questa libertà, dentro un carcere. Dimenticate per un attimo la gentile geometria del foyer di un teatro pieno di atmosfera e circondato da una città in cui la quotidianità sciama, pensate questo esercizio in rapporto allo spazio di una città invisibile (il carcere di Lecce), ma non in senso calviniano, bensì resa tale dalla mancanza di sguardo che spesso separa i cittadini dai reclusi, chiusi dentro dai chiusi fuori, questi ultimi presi nel limbo labilissimo di una mancata presa di coscienza spesso rinviata sino ad un fine cecità mai.
 Paola Leone ha più volte ribadito, ed suoi atti e percorsi lo testimoniano ormai da anni, di aver sempre guardato “dove nessuno guarda“.  E attraverso questa potentissima capacità e volontà di sguardo dentro, rivolta alla popolazione detenuta ed in special modo alla sezione maschile R1 ed R2 della Casa Circondariale Borgo San Nicola,  nasce e cresce la compagnia di attori “Io Ci Provo”,  che da quest’anno (dopo un percorso lungo sei anni, nato nel 2005 nel carcere di Taranto) ha come obiettivo la progettazione del Centro teatrale Aperto omonimo, ovvero uno spazio inteso come cantiere culturale e lavorativo per i detenuti che vi lavoreranno e per la città se saprà meritarlo.
 
“Il teatro è soprattutto teatro,” spiega Paola Leone insieme ad i suoi attori durante l’incontro con gli studenti (documentato dalle fotografie di Stelvio Attanasi), “ben oltre le categorie di genere, un teatro crea comunità, quindi famiglia, costruisce relazione, confronto, cambiamento.” E questo concetto diventa improvvisamente lampante per chi è stato spettatore, dunque chi si è “sospeso”, durante gli spettacoli portati in scena – sia dentro che fuori dal carcere – dagli attori della Compagnia Io Ci Provo, basti pensare al terremoto emotivo suscitato nel pubblico, quanto nei critici e negli addetti ai lavori, dall’omaggio a Pasolini “PPP Passione Prigione Pietà e/o Porta Puttana Pasolini” che ha conquistato la vertiginosa vetta di quelle poche opere davvero necessarie con oltre 50 repliche da giugno a dicembre.
 
In questi giorni, la Compagnia Io Ci Provo si prepara ad andare in scena asul palcoscenico del Teatro Paisiello, nell’ambito della stagione  2017 del Teatro Pubblico Pugliese, con un appuntamento imperdibile in programma il 6 aprile: “L’ultima cena di Alfredo Traps“, tratto dal racconto La panne di Friedrich Durrenmatt e con Alessio Pallara, Gaetano Spera, Maurizio Mazzei, Fiodor Gjoni, Giovanni Partipilo, Daniele Falanga e Maria Cucurachi (voce narrante).  Propedeudicamente allo spettacolo, ecco l’incontro di stamattina, un’occasione per ascoltare gli attori protagonisti di questo straordinario viaggio che ha radici nell’Uomo. Del resto, come ha raccontato l’attore Gaetano Spera, rispondendo ad una delle tante ed intense domande degli studenti universitari: “Prima di iniziare questo percorso teatrale ero una persona totalmente diversa, il laboratorio teatrale non è un atto fine a se stesso, comporta delle scelte radicali e culturali che generano un’inevitabile e salvifica distanza tra il retaggio del mondo carcerario fatto di regole non scritte e la bellezza liberatoria del codice dell’arte che ti pone davanti ad uno specchio e ti spinge ad una metamorfosi interiore totale. Oggi sento e riconosco di aver trovato la mia vocazione ed ispirazione, amo lavorare per migliorarmi e studiare per potermi esprimere al massimo durante la mia ricerca attoriale.“
 
Questo cambiamento è inclusivo, investe il pubblico, lo rieduca mettendolo a parte di un teatro che diventa stile di vita e confronto straordinario nonché rielaborazione per l’intero sistema penitenziario oggi capace di sostenere il lavoro degli attori detenuti grazie a strumenti indispensabili quali l’Articolo 21 che consente alla Compagnia di far parte di cartelloni esterni, e dunque di poter lavorare ed autofinanziare la propria ricerca, con l’assegnazione della scorta nei giorni in cui sono previsti gli spettacoli o eventuali altre collaborazioni.
 
La città, la società civile, chiunque può fare moltissimo, ognuno come può, per partecipare alla realizzazione del Centro Teatrale Aperto Io Ci Provo, già solo regalandosi l’occasione di far parte del pubblico dei loro spettacoli capaci, grazie ad una cifra artistica di alto livello e ad un’onda d’urto in grado di inabissare molto del minimalismo troppo prudente spesso propinato dal teatro contemporaneo, di sospendere anche l’ultimo degli spettatori.

Articoli correlatianfiteatroborgo san nicolaCarcere di LecceLecceluisa ruggio
Aggiungi un commento

Lascia un commento

Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca
31 Marzo 2017 19:23
Luisa Ruggio

Articoli correlatianfiteatroborgo san nicolaCarcere di LecceLecceluisa ruggio

Di più in Cronaca

Tensione in chiesa a Miggiano: Prima Comunione interrotta da Kadir

La Redazione9 Giugno 2025 19:41
Leggi

Cane trascinato col guinzaglio e poi lanciato in una cisterna profonda sei metri

La Redazione7 Giugno 2025 9:09
Leggi

Videomaker in erba a Botrugno, tra passato e fuuro

La Redazione21 Maggio 2025 17:36
Leggi

“Sei libero amore mio”

La Redazione23 Aprile 2025 19:44
Leggi

Ciao Juri, continua a regalarci i tuoi larghi sorrisi

Antonio Greco15 Aprile 2025 14:39
Leggi

Rapina ad una gioielleria: i ladri si schiantano contro un locale dopo l’inseguimento

La Redazione15 Aprile 2025 8:09
Leggi

Arriva nel Salento il nuovo romanzo di Bruce Hunter

La Redazione27 Marzo 2025 17:34
Leggi

“L’invenzione della selva”, i nuovi versi di Bruce Bond

La Redazione20 Marzo 2025 18:36
Leggi

Ciao Toti, giornalista garbato e “accogliente” 

Antonio Greco2 Marzo 2025 23:13
Leggi
Scorri
Apri

in evidenza

  • Anna Cinzia Villani, il racconto del territorio attraverso il canto
    Musica13 Giugno 2025 19:26
  • A Lecce si parla del libro “Nella Terza Guerra Mondiale”
    cultura13 Giugno 2025 17:19
  • “Inaccettabile il sacrifico di un servitore dello Stato”
    Detto tra noi13 Giugno 2025 17:04
  • “Ugole villane”, alla Distilleria De Giorgi i canti popolari con Anna Cinzia Villani
    Musica12 Giugno 2025 10:11
  • Anziano in bici sulla provinciale messo in salvo dai poliziotti
    Attualità11 Giugno 2025 17:56

clicca per le tue certificazioni

Salentolive24 in diretta dal Salento
“A fare paura non è l’uomo che scrive, sono le tante persone che ascoltano, gli occhi che leggono una storia, le tante lingue che la racconteranno.”


CONTATTI
redazione@salentolive24.com
hellosalento@salentolive24.com
Whatsapp +39 389 931 4559


TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Salentolive24. __

In evidenza

  • Anna Cinzia Villani, il racconto del territorio attraverso il canto
    Musica13 Giugno 2025 19:26
  • A Lecce si parla del libro “Nella Terza Guerra Mondiale”
    cultura13 Giugno 2025 17:19
  • “Inaccettabile il sacrifico di un servitore dello Stato”
    Detto tra noi13 Giugno 2025 17:04
  • “Ugole villane”, alla Distilleria De Giorgi i canti popolari con Anna Cinzia Villani
    Musica12 Giugno 2025 10:11
  • Anziano in bici sulla provinciale messo in salvo dai poliziotti
    Attualità11 Giugno 2025 17:56
  • “CineVoci”, il cinema che dà voce ai disagi giovanili
    Cinema10 Giugno 2025 17:01

instagram

Segui su Instagram

Facebook “Salentolive24”

Copyright © 2016 Salentolive24    Iscritta al n° 4/2017 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce   -  24Sette P.iva 04950250755

Scusi candidato, lei è Tap o NoTap?
E ora anche Forza Italia dice #No Tap
Questo Sito utilizza cookie di profilazione di altri siti, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi sapere di più o negare il consenso a tutti o alcuni cookie clicca qui. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante o chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie.Ok