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Ecco “Cittadino attivo, paziente digitale”, il digitale per la salute

Ecco “Cittadino attivo, paziente digitale”, il digitale per la salute
La Redazione
5 Maggio 2023 19:30
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LECCE – App, Account, Login, Spid: sono parole che suonano semi sconosciute per molti cittadini in condizione di svantaggio. Eppure l’accesso a strumenti e servizi online è una opportunità per fruire in maniera più rapida ed efficace dei servizi pubblici e degli interventi finalizzati alla coesione e all’inclusione sociale. C’è dunque la necessità di promuovere la diffusione di competenze digitali di base presso le persone in condizione di svantaggio, aiutandole a sviluppare competenze digitali.

È la missione del progetto “Cittadino attivo, paziente digitale”, ideato da AIRSA_Associazione Ricerca Salute e Ambiente_APS e finanziato dall’avviso pubblico “Puglia capitale sociale 3.0” del dipartimento del Welfare della Regione Puglia. Il progetto sarà realizzato a partire dal mese di maggio nelle sedi AIRSA di Lecce e Ugento, grazie alla partnership con Comune di Lecce e Comune di Ugento, cooperativa Hydra di Lecce, VIRTECH Srl di San Cesario di Lecce, AttivaMente_Associazione di Quartiere_OdV di Ugento, Associazione “Per un sorriso in più”_AGOP Lecce, Soc. Coop. ARCI Lecce.

Tra le attività l’attivazione di due sportelli digitali nelle sedi di Lecce ed Ugento; consulenze personalizzate su appuntamento di almeno un’ora su singola postazione informatica; formazione in piccoli gruppi di almeno due ore su argomenti concordati, con singole postazioni informatiche, organizzati con singole associazioni di cittadini e/o pazienti, anche in sedi diverse da quelle degli sportelli; attivazione dello SPID o CIE e formazione specifica per l’utilizzo.

Le consulenze prestate ai cittadini (320 ore in totale) consentiranno di acquisire le competenze necessarie per l’utilizzo dei servizi privati di comunicazione, di informazione e dei Social, l’utilizzo dell’Identità Digitale, l’accesso ai Servizi online per la salute. Sul sito di Airsa (www.airsa.it)  inoltre, saranno pubblicati tutorial specifici grazie ai quali i cittadini potranno rivedere i vari passaggi necessari per accedere ai servizi online ed essere accompagnati nell’accesso agli stessi.

Il progetto prevede anche un evento pubblico durante il quale i cittadini incontreranno esperti del settore inerente al progetto e rappresentanti delle Istituzioni, diversi incontri pubblici di divulgazione con associazioni di cittadini e/o pazienti, corsi di approfondimento su argomenti specifici (SPID, Fascicolo Sanitario Elettronico, ecc.).

Nel prossimo futuro, 9 lavori su 10 richiederanno competenze digitali. Utilizzare i Servizi online per la Salute (prenotazioni/disdette di visite e prestazioni, accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico, televisite mediche, ecc.) consente di avere non soltanto un vantaggio in termini di rapidità nella gestione degli adempimenti, ma anche di vigilare meglio sulla propria salute. Avere accesso alle piattaforme delle Pubbliche Amministrazioni (INPS, Agenzia delle Entrate, Enti locali, Scuola, Università, ecc.), ma anche delle aziende private, può essere determinante nelle opportunità di lavoro e di studio.

Tra le categorie più minacciate dall’esclusione digitale vi sono i soggetti anziani (il cosiddetto “digital divide intergenerazionale”), le donne non occupate o in particolari condizioni (“digital divide di genere”), gli immigrati (“digital divide linguistico-culturale”), le persone con disabilità, le persone detenute e in generale coloro che – essendo in possesso di bassi livelli di scolarizzazione e di istruzione – non sono in grado di utilizzare gli strumenti informatici.

Il Rapporto DESI (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società della Commissione Europea) per l’edizione 2022, colloca l’Italia al 18mo posto fra i 27 Stati membri dell’UE. Per quanto riguarda il capitale umano, l’Italia scende al 25mo posto su 27 paesi dell’UE. Solo il 46% delle persone, in Italia, possiede competenze digitali di base, rispetto alla media UE pari al 54 %.

Il 18 aprile 2023 la Commissione Europea ha adottato due proposte di raccomandazione del Consiglio, con l’obiettivo di sostenere un forte impulso per fornire competenze digitali, al fine di garantire una formazione digitale inclusiva ed affrontare il divario digitale, diventato ancora più evidente alla luce della crisi del COVID-19.

Save the Children-Italia, nel Rapporto del 2021 “Riscriviamo il Futuro”, indica chiaramente come la povertà assoluta tra i minori sia in costante crescita dal 2008 al 2020 (dati ISTAT) e come la nuova emergenza sia la povertà educativa digitale, strettamente connessa con la povertà economica della famiglia di appartenenza.

Il progetto “Cittadino Attivo, Paziente Digitale” ha l’obiettivo, tramite interventi di Formazione e l’attivazione di Sportelli di Consulenza Digitale personalizzata sul territorio, di rendere il digitale opportunità reale di crescita sociale ed economica per tutte e tutti, contribuendo ad abbattere l’analfabetismo digitale e sviluppando un percorso necessario di cambiamento culturale in tutti i settori della società. In particolare, il Progetto si rivolge ai cittadini che più soffriranno di una maggiore diseguaglianza (donne, migranti, anziani), a seguito della forte crescita della informatizzazione in tutti i settori della società.

“AIRSA ha proposto il Progetto ‘Cittadino Attivo_Paziente Digitale’ perché crede che il rafforzamento delle competenze digitali e lo sviluppo del capitale umano debbano essere tra le priorità nel nostro Paese, ma particolarmente per il Sud, in quanto sono le condizioni per una trasformazione digitale inclusiva e realmente incisiva – dichiara Elena Pitotti, presidente di Airsa – obiettivo è rendere autonomi i cittadini nelle singole procedure di utilizzo dei servizi online di proprio interesse e contribuire, in questo modo, a rendere le competenze digitali una opportunità reale di crescita sociale ed economica per tutte e tutti.”

“Si tratta di un progetto veramente interessante in quanto proiettato a concorrere all’alfabetizzazione digitale di quelle fasce della popolazione che, di fatto, non sono state ancora messe nelle condizioni di acquisire competenze in merito – dichiara Salvatore Chiga, sindaco di Ugento – Tutti sappiamo come il Codice dell’amministrazione digitale sancisce il diritto di chiunque di usare, in modo accessibile ed efficace, le soluzioni e gli strumenti previsti dal citato codice nei rapporti con le pubbliche amministrazioni(e le autorità indipendenti), con i gestori di servizi pubblici e con le società a controllo pubblico, così come quello di accedere ai servizi on line offerti dai pubblici uffici tramite la propria identità digitale. Tra le tante sfide che il progetto intende perseguire, significativo si appalesa quello afferente all’accesso ai servizi on line per la salute e, tra questi, rilevanza assoluta assume il fascicolo sanitario elettronico che sarebbe un sogno se si potesse attivare per ogni singolo paziente dei medici di medicina generale con i quali sono in corso interlocuzioni utili allo scopo. L’amministrazione comunale di Ugento ha aderito, con entusiasmo, alla proposta progettuale in argomento proprio perché consapevole che promuovere iniziative protese a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini, con particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio di esclusione, rappresenta una nuova barriera da abbattere nella consapevolezza che occorre profondere il massimo impegno”.

“Le disuguaglianze economiche affondano quasi sempre le radici in difficoltà di accesso alle informazioni, alle opportunità culturali, all’aggiornamento tecnologico – dichiara l’assessora al Welfare del Comune di Lecce Silvia Miglietta – con il procedere della informatizzazione dei servizi della pubblica amministrazione è necessario porre attenzione al fatto che nuove e migliori tecnologie siano realmente inclusive e accessibili a tutta la cittadinanza, in particolare a coloro che più necessitano del supporto dei servizi pubblici. Il progetto va in questa direzione e sono riconoscente ad Airsa e alle associazioni partner per il lavoro svolto finora e per le attività che saranno realizzate in città”.

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