Dopo il lungo lavoro del restauro e dei lavori di svuotamento del fossato interno, sono state inaugurate oggi le Mura Urbiche di Lecce.
Le Mura fortificate rappresentano un elemento inscindibile ed irripetibile dell’identità storico culturale della città di Lecce.
Il loro recupero costituisce l’occasione per riqualificare l’area nord del centro storico della città, peraltro coincidente con l’area di ingresso fisico da nord all’abitato urbano, oggi congestionato e assai poco significativo, che con questo progetto recupererà la sua identità storica e procurerà sul turista un effetto suggestivo e di invito alla visita della città.
Il progetto ha previsto il restauro conservativo delle strutture murarie in pietra leccese in avanzato stato di degrado, secondo le consolidate metodologie del recupero monumentale, allo scopo di preservarle nel tempo e consentire la conservazione della loro storia centenaria.
Poiché l’articolazione degli spazi all’interno del monumento si sviluppa su piani diversi e con numerose differenze di quota, si è reso necessario creare nuovi collegamenti, sia orizzontali (quali passerelle, rampe, e via discorrendo) sia verticali (quali scale e ascensori) aventi la funzione di rendere accessibile e visitabile dietro il tratto di cinta muraria e il doppio bastione restaurato nei vari livelli.
Dopo il taglio del nastro affidato al sindaco Paolo Perrone, si è svolto un tour per illustrare gli interventi realizzati all’interno delle Mura Urbiche.
Alla cerimonia hanno preso parte anche l’assessore ai lavori Pubblici, Gaetano Messuti e il dirigente del settore, Claudia Branca, il progettista e direttore di lavori, Patrizia Erroi e lo staff dell’Ufficio Centro storico del Comune di Lecce, l’architetto Andrea Ingrosso che ha curato la progettazione e direzione dei lavori delle opere impiantistiche, il professor Paul Arthur dell’Università del Salento, direttore scientifico degli scavi per conto del Comune di Lecce, a capo del gruppo di archeologi che ha seguito i lavori e le operazioni di svuotamento dei fossati e Marco Capriello, titolare della Vincenzo Capriello Srl, l’impresa che ha eseguito i lavori.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Lecce Paolo Perrone: “Grazie al lavoro compiuto con passione e competenza da professionisti e tecnici di questa Amministrazione Comunale, che hanno lavorato in sinergia con gli esperti dell’Università del Salento e con altre professionalità esterne, siamo riusciti a far rivivere questo magnifico monumento: il Bastione, a seguito del restauro e dei lavori di svuotamento del fossato, è riemerso nella sua configurazione volumetrica originaria e ritorna a rappresentare quell’elemento di grandezza e magnificenza che per tanti secoli ha caratterizzato lo scenario urbano cittadino. Un tratto superstite della cinta muraria, reso percorribile su tutti i livelli d’uso, diventa attrattore principale di un’area urbana significativa (l’ingresso nord della città) ed elemento dal quale si dipana un nuovo percorso di fruizione turistico-culturale, che certamente innescherà nuove e feconde relazioni funzionali tra l’area storica e l’area di più recente espansione”.
Il progetto ha previsto il restauro conservativo delle strutture murarie in pietra leccese in avanzato stato di degrado, secondo le consolidate metodologie del recupero monumentale, allo scopo di preservarle nel tempo e consentire la conservazione della loro storia centenaria.
Poichè l’articolazione degli spazi all’interno del monumento si sviluppa su piani diversi e con numerose differenze di quota, si è reso necessario creare nuovi collegamenti, sia orizzontali (quali passerelle, rampe, e via discorrendo) sia verticali (quali scale e ascensori) aventi la funzione di rendere accessibile e visitabile dietro il tratto di cinta muraria e il doppio bastione restaurato nei vari livelli.
ph Gallery Andrea Stella
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