Uno splendido gol di Piccoli consente al Lecce di conquistare un punto importantissimo sul campo dell’Udinese. I giallorossi erano andati sotto ad inizio ripresa a causa di un rigore discutibile, ma, quando sembrava che la partita fosse incanalata sul punteggio di uno a zero, una zampata dell’acquisto “last-minute” di Corvino ha permesso di raccogliere un punto meritato, soprattutto per quanto fatto nel primo tempo.
D’Aversa per questa trasferta preferisce Oudin a Rafia e il francese è subito il direttore d’orchestra di una squadra con il baricentro alto e che non permette all’Udinese di impensierire Falcone. E’ invece il Lecce a farsi vedere dalle parti di Silvestri con due conclusioni pericolose. La prima di Strefezza che lambisce il palo con un tiro a giro. La seconda con Kaba che allarga troppo il tiro da buonissima posizione. I friulani, a secco ancora di vittorie, si fanno vedere in avanti solo con iniziative personali, ma Falcone si deve preoccupare solo di alcune sue sbavature al momento di bloccare tiri alquanto semplici.
Nella ripresa, invece, l’Udinese appare trasformata con l’ingresso di Ebosele che mette scompiglio dalle parti di Gallo. E’ dal lato sinistro della difesa giallorossa che arrivano i pericoli nei primi minuti del secondo tempo e già dopo tre giri di cronometro arriva il rigore dell’effimero vantaggio friulano. Cross di Ebosele, Falcone respinge sulla testa di Success che conclude in porta. La sfera viene respinta sulla linea da Baschirotto, ma resta in area e Gendrey commette un inutile, anche se lieve, fallo su Samardzic che spinge l’arbitro a decretare il penalty. Thauvin dal dischetto non fallisce e porta avanti i suoi.
Il Lecce prova a reagire subito, ma colleziona solo qualche calcio d’angolo senza mai impensierire Silvestri. D’Aversa cambia modulo e passa al 4-2-3-1 con Strefezza sulla trequarti con ai lati Almqvist, oggi in ombra, e il rientrante Banda. Sino a sette dal termine non accade nulla, anzi sembra che il Lecce non abbia più benzina. Poi da una combinazione tra Sansone e Piccoli, gli ultimi ad entrare, arriva il gol che mette fine alle paure. Bravissimo l’ex Bologna a servire di esterno un pallone nel cuore dell’area dove Piccoli in spaccata fulmina il portiere di casa. E’ l’apoteosi per la panchina giallorossa con il gol che dà nuova linfa ad un Lecce che nel finale potrebbe anche vincere con un tiro cross di Piccoli sul quale Banda arriva in ritardo.
Alla fine i giallorossi possono tirare un sospiro di sollievo per aver agguantato un punto importante, facendo restare in zona retrocessione l’Udinese. La gara ha detto che il Lecce quest’anno ha una panchina lunga e di qualità e un tecnico che finalmente non si limita a giocare con un unico schema, ma che riesce a creare imprevedibilità muovendo il suo reparto offensivo. Una buona ricetta in ottica salvezza.
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