OTRANTO – “Un personaggio destinato a lasciare il segno nella storia di questa regione, nel bene e nel male”. Proprio così, nel bene e nel male. Perché Michele Emiliano o si ama o si odia, politicante parlando ovviamente. Le parole con cui Tommaso Forte accompagna il vernissage del suo libro sul Governatore di Puglia appaiono senz’altro azzeccate. Già il titolo (“Michele Emiliano, l’ultimo re di Puglia”, edito da Round Robin) fa discutere, non fosse altro perché questa regione, a dire il vero, di re non ne ha e non ne avrà. Il libro ripercorre i cinque anni di “regno” del magistrato divenuto governatore della Puglia, e adesso in corsa per tentare di bissare l’esperienza. “In attesa di sapere se ci aspettano altri cinque anni di “Michelone”, divenuto a tutti gli effetti una star televisiva anche grazie all’emergenza Covid-19 – racconta Tommaso Forte, che è anche l’ideatore e l’organizzatore del Festival Giornalisti del Mediterraneo – mi è piaciuto tracciare un bilancio della sua esperienza di governo. Senza giudicare alcunché, ma anzi lasciando ai lettori la possibilità di farsi un’idea al riguardo”. Ma chi è Michele Emiliano? “E’ un grande attore, ma soprattutto un grande leader”. Ai lettori l’ardua sentenza. Ad anticipare temi e raccontare aneddoti del libro ci hanno pensato i giornalisti Paolo Di Giannantonio, Rai Tg1, e Paola Moscardino, La 7, sul palco idruntino di Largo Alfonsine.
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“Emiliano?Un grande attore e un grande leader”
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