Immaginate un’isola dell’Atlantico, Tenerife, suggestiva con il terzo vulcano più alto del mondo, delle locations da cartolina e un gruppo di 8 persone; 4 disabili e 4 normodotati che per dieci giorni con una carrellata di sfide, a volte estreme, si mettono alla prova per vincere paure e limiti che credevano invalicabili. Adesso pensate anche a un format televisivo, a un Reality che include il sociale al televoto da casa. Tutto questo è “L’isola sono io”, un programma attualmente alla sua quarta edizione che fa dell’abbattimento delle diversità il suo cardine, un’idea prodotta da Top Medias con al timone il volto noto di Rete 4 Vincenzo Venuto.
Quest’anno, tra i concorrenti in gara provenienti da tutta Italia anche una salentina, Isabel Martina, 31enne di origini brasiliane, di mestiere criminologa. Insieme a lei Giulia, Davide, vigile del fuoco tarantino, Tiziana, infermiera costretta su una sedia a rotelle dopo un intervento chirurgico malriuscito, Emiliano, un motociclista che ha perso l’uso di una gamba dopo un incidente in moto, Oscar, studente di medicina, Monica, sorda ma ferratissima nel labiale e Antonio, in carrozzina da una decina di anni e presidente dell’Onlus Access&Motion.
Isabel non è disabile, gareggia tra i normodotati, ma ha voluto ugualmente mettersi alla prova in situazioni che l’avrebbero costretta a rivalutare le sue considerazioni in tema di diversità. 20 gare in 10 giorni forse sono bastate a mettere in pari, indistintamente, i timori e i trionfi dei concorrenti con disabilità e non. Le sfide in cui si sono cimentati i concorrenti tra le più disparate: gonfiabili in acqua, Buggy, Go Kart, Paintball, gara di ballo, prova dei castelli di sabbia, golf, finanche affinità di coppia e non solo. Una competizione sana e amichevole tra persone “diversamente dotate” che diventa motivo di crescita e incontro, dimostrato anche dalle foto pubblicate sulle piattaforme social di Facebook e Twitter del programma che hanno seguito passo dopo passo tutto le prove.
L’isola è un luogo dove il coraggio che scaturisce dalla disabilità insegna, diventa monito per chi si barrica dietro le paure e, scoraggiato, dipende totalmente dal giudizio degli altri. Nell’Isola si vincono i limiti del corpo e della mente, la diversità si annulla durante il gioco, si può andare su una tavola da surf con la protesi a una gamba, si può fare parapendio e calarsi giù da un ponte per vincere la paura dell’altezza; con protesi speciali Tiziana, in carrozzina, può addirittura tentare un’arrampicata e la stessa Isabel può mostrarsi in costume senza provare vergogna per il proprio corpo. Proprio come ci confessa lei: “Prima di partire avevo l’imbarazzo di finire in TV con qualche chilo di troppo, invece lì alla Spa vedevo Emiliano senza protesi spostarsi con il moncone da una piscina all’altra e i ragazzi in carrozzina farsi prendere e spostare dal bagno turco alla sauna, dall’idromassaggio al frigidarium- poi continua- E’ li che per la prima volta ho avuto la sensazione di aver portato per anni una disabilità mentale, quella di aver paura per vanità che si vedesse la cellulite quando gente senza gambe schizzava da una parte all’altra senza alcun problema di mostrarsi così.” Ma non è stato sempre facile, altre gare estreme sono state più difficili da superare perché richiedevano un coraggio che si pensava di non possedere, come nella gara del parapendio. “Per la prima volta ho scoperto cosa significa che le gambe ti tremino dalla paura e da sole. Poi è stato liberatorio, avevo sfidato un mio limite, avevo vinto una paura, avevo fatto qualcosa che prima non avrei mai fatto. Dentro di me stava iniziando una piccola rivoluzione.” Faticosa è stata anche la gara in cui bisognava calarsi giù da un ponte alto 40 metri, che Isabel però non ha avuto la forza di affrontare. Quando le chiediamo poi chi sia stato la sua guida durante l’avventura, lei risponde senza esitare: “Emiliano è stato il mio motivatore sportivo,- dice- come avere un supereroe di carne ed ossa, lui si fa chiamare jeeg robot per via della gamba ma per me lo è stato davvero!”
Adesso, dopo l’incredibile esperienza a Tenerife, resta la fibrillazione dell’attesa di conoscere i nomi del vincitore, del secondo classificato e di chi si è meritato il premio della critica del Corriere della Sera sezione Invisibili, curata da Simone Fanti, che verranno resi pubblici a Luglio. Con il televoto da casa, invece, si potrà votare per il premio simpatia.
Per non mancare all’appuntamento, “L’isola sono io” sarà visibile sui seguenti canali : Sky 908, Rt38, Rete7,Extratv, Canale 10, DiTv, Tele Friuli, Amic9, Antenna Blu, Videotolentino, Tgyou24.
Lascia un commento
Attualità
Facebook
Instagram
RSS