LECCE – Caro Salvemini, dimettiamoci assieme nel 2019 e torniamo a votare. E’ l’unico modo per misurare nelle urne il consenso degli elettori nei confronti del Patto per la città sancito con i rappresentanti consiliari di “Prima Lecce“. E’ questo in buona sostanza il messaggio lanciato oggi dal consigliere Paolo Perrone al sindaco di Lecce al termine della conferenza stampa alla quale hanno preso parte quasi tutti i consiglieri comunali di centrodestra. Un’occasione per sciorinare tutto quello che è stato fatto (o non fatto) dall’Amministrazione Salvemini, ribattezzata “Amministrazione Salvemini-Delli Noci-Finamore”, quasi a rimarcare con forza l’appoggio di tre consiglieri di centrodestra al centrosinistra, una stampella che è servita a salvare la poltrona del primo cittadino. Ma non sarà semplice questo percorso, avverte Perrone, il quale ricorda le difficoltà incontrate in qualità di sindaco allorquando poteva contare su ben dieci consiglieri in più nella sua maggioranza.
“ Fino a questo momento – ha esordito Perrone – l’attività dell’Amministrazione è rabberciata, approssimativa, sciatta. Insomma poche idee e confuse”. Nel mirino sono finite soprattutto le opere pubbliche, “ancora bloccate”. Eppure le risorse ci sono. L’ex assessore ai lavori Pubblici, Gaetano Messuti, ricorda i 18 milioni di euro del Piano periferie, i finanziamenti Cipe per la riqualificazione del quartiere Santa Rosa e il programma-quadro per le marine, mentre il consigliere Angelo Tondo si è soffermato sul Piano di rigenerazione urbana “partorito” dalla giunta Perrone e modificato dall’Amministrazione Salvemini. Risultato?” Nel bando regionale siamo solo al 44° posto” .
Discorso a parte merita il cambio di senso di marcia di viale Marconi. Dopo le polemiche roventi delle festività natalizie il caso resta aperto. Quelle transenne davanti al Cinema Massimo fanno ancora discutere: “Commercianti ed esercenti denunciano una notevole perdita di fatturato”, ha denunciato la consigliera Federica De Benedetto, presidente della Commissione attività produttive. Il centrodestra invita il sindaco ad un ripensamento e ad un coinvolgimento reale di tutti gli addetti ai lavori in vista della predisposizione del nuovo piano traffico cittadino. Il rischio – per Perrone e soci – è di una vera e propria desertificazione del zona centrale della città.
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