
Foto Andrea Stella –
LECCE – Vittoria di vitale speranza per il Lecce che vince per la prima volta nel 2025 in casa battendo di misura per 1 a 0 il Torino. Decide la partita Ramadani con un tiro da fuori area all’alba del secondo tempo sotto una nord festante, simbolo di una piazza che vuole tenersi stretta la categoria. Non sarà facile, perché l’Empoli ha battuto in trasferta il Monza e così il Lecce continua ad essere sul filo della zona rossa con l’ultima partita di campionato sulla carta difficilissima.
Formazione senza sorprese per Giampaolo che conferma i titolari del match precedente contro il Verona. La tensione è palpabile sin dalle prime battute di gioco. Contro un Torino che ha poco da chiedere a questo torneo, i giallorossi si fanno pericolosi solo alle soglie del 20’ con un colpo di testa di Baschirotto su schema da corner, ma la palla è centrale e viene parato agevolmente. Subito dopo è Krstovic a provarci dalla distanza su contropiede ma la conclusione è larga. Alla mezz’ora il brivido maggiore per Falcone con il Torino che riesce a bucare dalla parte di Gallo e Lazaro effettua un cross sul quale Gaspar, recuperato all’ultimo dopo il problema alla spalla, che anticipa a Adams di un soffio.
La squadra leccese ci mette grinta, ci prova spesso dalle fasce, ma è troppo confusionaria in avanti sebbene la difesa granata non sia nella sua giornata migliore, per usare un eufemismo. I torinisti infatti lasciano spazio alle ripartenze giallorosse che peccato spesso di approssimazione. Milinkovic Savic si sporca i guanti a 5’ dalla fine del tempo su di una conclusione di Helgason poi più nulla in termini di occasioni con la sola eccezione della sostituzione nelle fila giallorosse con Ramadani che prende il posto dell’infortunato Pierret.
Doppio cambio all’intervallo per Giampaolo che inserisce la seconda punta Rebic e Pierotti per Helgason e N’Dri. La scelta del mister di schierare finalmente due punte si fa subito sentire. Krstovic lavora un pallone sul settore di sinistra, attirando su di sé due difensori, poi la smista indietro centralmente dove Ramadani sferra un tiro imparabile. La palla si infila sul sette dove Milinkovic Savic non può nulla. La corsa prima sotto la curva e poi verso Giampaolo sono una liberazione per l’albanese, messo ai margini nei match precedenti.
Nei minuti successivi al gol, sulle ali dell’entusiasmo Krstovic avrebbe la palla del raddoppio ma spara sul portiere serbo dei granata. L’esperimento delle due punte finisce già al quarto d’ora quando Giampaolo toglie un acciaccato Krstovic per Kaba e così i giallorossi tornano ad essere sterili in fase offensiva. Si fa vedere solo Rebic a 20’ dalla fine, poi è solo sofferenza con una punizione di Biraghi terminata alta e alcuni cross dei granata che il Lecce riesce a respingere.
Alla fine è festa per i giallorossi nelle cui fila ha spiccato oltre all’autore del gol, Ramadani, anche Coulibaly, uomo ovunque e autentico jolly del centrocampo. In difesa ottima la prova dei due centrali anche se tutto il pacchetto difensivo ha fatto bene. Buona la prova anche di Morente a sinistra, che purtroppo salterà l’ultima fatica di stagione perché squalificato.
La sfida contro la Lazio sarà proibitiva in quanto i biancocelesti hanno ancora chance di qualificarsi in Champions e comunque non hanno ancora la certezza di andare in Europa il prossimo anno. Per il Lecce sarà indispensabile uscire indenne dall’Olimpico e sperare che il Verona fermi l’Empoli in trasferta e che la Juve faccia il suo dovere in laguna contro il Venezia.
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