
Dopo l’uscita del singolo Osso, Alessandro Palazzo debutta con il suo primo album solista: Provincialotto, disponibile dal 25 aprile per NOS Records con distribuzione digitale Believe Music.
Voce e fondatore della storica band alternative brindisina Klaudia Call, Palazzo compie un passo decisivo nel proprio percorso artistico, realizzando un disco che è un manifesto di libertà espressiva e di appartenenza sentimentale. Un album che nasce da un’urgenza chiara e spietata, ma anche da una fedeltà assoluta all’ispirazione pura, senza compromessi.
Il disco è un ritratto di ‘provincialotti’ e di esistenze ai margini: già dal titolo, racchiude in una sola parola il mondo degli otto brani che compongono l’album: un microcosmo popolato da figure borderline, anime inquiete, orgogliosamente fuori posto in un presente distopico dominato da arroganza, ingordigia e mancanza di empatia. Non solo una condizione geografica, ma uno stato dell’anima, una forma di resistenza esistenziale.
Sin dall’inizio del processo creativo, Palazzo ha immaginato l’album con questo titolo e con una copertina che cita, con affetto e rispetto, l’iconico scatto dell’omonimo disco del 1978 di Francesco De Gregori. Un legame ideale con una musica dal sapore antico, ma mai vecchio: un suono autentico, lontano dalle mode, che vuole restituire all’ascoltatore il sentimento e l’emozione originaria di ogni canzone.
Ogni traccia di Provincialotto porta con sé un frammento di vissuto, un rimando poetico, un’eco di influenze che attraversano la storia della musica d’autore e del rock alternativo. Tra le suggestioni che accompagnano i brani, troviamo Pasquale Panella, Lou Reed, Ivano Fossati, J Mascis, Lucio Dalla, Elliott Smith e Francesco De Gregori. Ogni titolo è un episodio a sé, un piccolo ritratto umano e sonoro, tra lirismo e crudezza, ironia e disincanto.
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