
Nuova sconfitta per il Lecce che incamera il quinto stop di fila in questo campionato e vede ridurre a soli due punti il margine dalla zona rossa. I giallorossi avrebbero meritato un punto per quanto visto nel secondo tempo, ma un gol di forza dell’ucraino Dovbyk ha fatto pendere la bilancia a favore dei capitolini. Della prestazione dei giallorossi resta alla determinazione, ma non basta quando manca capacità di tramutare in gol le occasione create.
Tra le fila giallorosse, ottima prestazione di Gaspar, tornato nell’undici titolare dopo tre mesi e mezzo (si era infortunato nella gara di andata), Coulibaly e Pierotti. Male Baschirotto, troppo tenero nel contrasto a Dovbyk in occasione del gol, e Karlsson, autore di una prestazione scialba. Nel complesso una gara sufficiente dei ragazzi di Giampaolo che sono mancati di ferocia tattica quando la Roma, ad inizio ripresa, sembrava a corto di fiato.
Il Lecce, durante il primo tempo, gioca con un modulo speculare agli avversari con Guilbert che sovente si accentra per coprire Pellegrini e con Pierotti che scala in posizione di esterno basso. È una mossa che Giampaolo attua per contrastare le giocate della Roma che nei primi minuti lancia spesso per il movimento senza palla dei suoi avanti. Infatti già al 6’ Dobvyk viene messo in condizione di far male a Falcone, ma è bravissimo in scivolata Gaspar a bloccare l’offensiva.
È questa una fase con diversi errori in fase di impostazione per i leccesi che sbagliano soprattutto nel costruire dal basso. Di rilievo al 9’ lo scontro tra Falcone e Guilbert su di un lancio dalle retrovie. Per fortuna dei giallorossi Angelino non ne approfitta a porta vuota. Al 21’ clamoroso lo sbaglio di Falcone nell’appoggio a Ramadani da azione di rimessa dal fondo. Konè ruba la palla all’albanese e ha così un rigore in movimento, ma sul suo tiro il portiere leccese fa una parata straordinaria, alzando la sfera in corner e rimediando all’errore precedente.
In questa prima parte di gara, l’unico squillo dei ragazzi di Giampaolo viene da Helgason al quarto d’ora. L’islandese approfitta di un errore romanista in uscita e ha la possibilità di calciare, ma il suo tiro esce non distante dal palo alla destra di Svilar. Meglio i giallorossi dopo la mezz’ora con alcune occasioni che avrebbero dovuto sfruttare meglio. Al 36’ Gallo riceve da Karlsson e tira da posizione defilata, trovando sulla sua strada un ottimo Svilar. Il portiere capitolino viene graziato a qualche minuto dalla fine del tempo da Karlsson che tira debolmente dopo un ottimo contropiede di Pierotti con tutta lo specchio della porta a sua disposizione.
Nella ripresa la prima emozione la procura Krstovic con un tiro da centrocampo al 59’ che esce di poco alto, trovando fuori dai pali Svilar. Giampaolo prova a dare maggiore incisività sulle fasce con gli ingressi di Banda e N’Dri. Tra i due meglio l’ivoriano mentre Banda dimostra di essere ancora al 30%.
Al 66’ Dovbyk impegna severamente Falcone che non può nulla a dieci dal termine quando l’ucraino riesce con una spallata a mandare fuori causa Baschirotto e poi fa passare la palla tra la selva di gambe leccesi per farla terminare in rete. E’ il gol dell’1 a 0 che il Lecce non riesce più a recuperare durante gli ultimi minuti di gioco.
Alla fine c’è tanta delusione per un gruppo che ora è chiamato a vincere contro il Venezia in un vero e proprio spareggio per restare in A. Bisognerà ritrovare lucidità in fase realizzativa ed essere maggiormente incisivi nel concludere a rete soprattutto quando Krstovic è ben marcato. Senza gol è difficile salvarsi e anche oggi l’ingresso di Rebic non ha dato peso al peggior attacco del campionato.
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