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«Lucidità e ordine», ecco il diktat di Corini per il suo Lecce

Trasformare la frustrazione in nuove energie per riprendere a marciare in campionato. Questo, in sostanza, è l’auspicio di Eugenio Corini dopo il k.o. del suo Lecce contro l’Ascoli.

«Non c’ho dormito la notte dall’amarezza accumulata. Venerdì poteva essere la partita della svolta.» Così afferma il tecnico nella conferenza stampa precedente al nuovo match che i giallorossi affronteranno, sempre al Via del Mare, contro il Brescia. «Avevamo l’opportunità di accelerare in campionato ed, invece, abbiamo fatto dei passi indietro acuendo con la sconfitta problematiche già esistenti. Io però credo in questa squadra e può ancora dire la sua in campionato.»

Corini a fine partita si è preso la responsabilità della sconfitta e ha cercato di spiegare i motivi di un cammino casalingo non certo ai livelli di chi deve lottare per la promozione. «I punti in casa sono davvero pochi ed è giusto che io mi prenda le responsabilità di un gruppo che ritengo abbia dei valori importanti. Contro l’Ascoli abbiamo ha avuto ottime occasioni per segnare sebbene gli avversari siano chiusi in difesa e abbiano approfittato dei nostri errori. È inconcepibile che la squadra si disunisca dopo il gol del pareggio perché un gruppo che punta alla promozione deve essere più forte degli episodi. Occorre lucidità e ordine perché, quando abbiamo fronteggiato con questo spirito gli avversari, abbiamo fatto punti.»

Il Lecce sembra una squadra lontana parente da quella ammirata ad inizio stagione quando riusciva a bucare sovente le difese avversarie. Per Corini, però, non è necessario un cambio di impostazione tattica e bisogna continuare con questo modulo. «Sicuramente adesso siamo meno prevedibili e giriamo palla meno velocemente, perché molte squadre vengono a chiudersi in difesa. Prima del match con l’Ascoli la squadra stava provando a trovare un assetto equilibrato che toglieva qualcosa alla fase offensiva, ma venerdì scorso ha giocato all’attacco e, dunque, bisogna continuare su questa strada.»

Corini, domani sera (fischio d’inizio alle 19), affronterà il Brescia, il suo vecchio club, che ha da poco cambiato per la terza volta tecnico, affidandosi alle cure dello spagnolo Clotet. «Sul cambio di allenatore non mi esprimo per rispetto nei confronti dei tifosi del Brescia. Affronteremo una squadra forte che sabato, per un tempo, ha dominato il Cittadella e che verrà a Lecce per far punti. Non potrò disporre di Dermaku, di Calderoni e di Listkowski. Devo ancora comprendere lo stato di salute di Hjulmand che si sta abituando ai ritmi di allenamento italiani. Il danese si è ambientato subito molto bene e per questo voglio capire cosa potrà darmi domani sera. Con lo staff dovremo capire anche le condizioni di Rodriguez, recuperato all’ultimo per la gara contro l’Ascoli visto i problemi che lo assillano alla caviglia.»

Corini, in ultimo, parla proprio dell’ambientamento dei nuovi acquisti. «A gennaio sono arrivati cinque dei nuovi per un totale di sedici. Io ho accelerato la rotazione in campo di alcuni giovani per capire se potevamo alzare l’asticella della qualità in campo. Lo stop contro l’Ascoli ha interrotto un percorso di crescita, però, non direi che la squadra non sia affamata di punti quando scende in campo. Contro il Brescia proveremo a trasformare in rabbia agonistica la delusione per la sconfitta di venerdì. Non vediamo l’ora di scendere in campo, per giocare una partita comunque non decisiva, ma importante. Nel girone di ritorno i punti contano di più e abbiamo la possibilità di rilanciarci visto che siamo in ritardo in classifica.»