
LECCE – Donato Metallo non ce l’ha fatta. Oggi non solo il Salento, ma la Puglia intera piange la scomparsa di un politico stimato da tutti, anche dai suoi avversari. Il consigliere regionale ha perso la sua battaglia contro una brutta malattia che non gli ha lasciato scampo, portandolo alla morte a soli 44 anni. Una vita breve, ma densa di passione e determinazione. Un impegno nella politica profuso sin da ragazzo, che gli ha permesso di distinguersi con risultati notevoli. Poco più che trentenne viene eletto Sindaco di Racale, il suo paese, nelle liste del PD a cui rimarrà sempre fedele, con una percentuale altissima di voti. Un consenso enorme da parte della sua comunità che viene riconfermato anche quando si ricandida a Primo Cittadino, ruolo da cui però si dimette per approdare nel 2020, ancora una volta con un elevato numero di preferenze, al Consiglio Regionale.
Lo scorso anno la scoperta del tumore, poi le cure estenuanti, che però non gli hanno mai strappato via quel sorriso che piaceva tanto alla gente, un sorriso di persona perbene, sincera e umana. Nelle ultime settimane le sue condizioni di salute sono peggiorate rapidamente, fino al triste epilogo. Lo piange un’intera regione, sgomenta e incredula per la perdita di un uomo andato via troppo presto, che rivolge il proprio pensiero affettuoso alla sua giovane compagna e al figlio di appena 10 mesi privati della sua preziosa presenza.
Tantissimi i messaggi di cordoglio espressi da amici, conoscenti e da coloro che avevano incrociato il suo garbo e la sua gentilezza sulla scena pubblica e nel privato. Donato Metallo voleva cambiare il mondo con uno sguardo particolare verso l’ambiente, i diritti dei più fragili, in particolare della comunità LGBTQ+, e la cultura.
E proprio dalla sede comunale di Racale, dove il suo percorso professionale si era sviluppato, è stata allestita la camera ardente, in cui si potrà dare l’ultimo saluto a quello che è stato definito da qualcuno “il politico gentile”.
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