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D’Aversa lezione da Thiago Motta. Un Lecce molle perde malamente a Bologna 

E’ un Lecce umiliato quello uscito dal Dall’Ara di Bologna dove perde con un sonoro 4 a 0 contro una squadra straripante in questo campionato, ma che ha trovato oggi tanta libertà di eseguire il suo calcio offensivo. I giallorossi al contrario sono stati in partita per solo cinque minuti alla metà della prima frazione, quando Kaba e soprattutto Krstovic si sono divorati la palla di quello che sarebbe stato in quel momento il pareggio.

La gara infatti è iniziata malissimo per il Lecce che andava sotto dopo pochi minuti. Colpa di un calcio d’angolo sul quale le marcature a zona hanno consentito a Zirkzee prima di avere grande libertà per rimettere la sfera al centro e poi, dopo una respinta, al centrale difensivo Beukema di trafiggere Falcone, già impegnato poco prima su conclusione di Saelemaekers.

La partenza shock manda in bambola il Lecce per venti minuti, poi i giallorossi hanno il loro momento migliore, ma non lo sfruttano bene. Kaba su lancio di Gallo ha un pallone buono di testa, ma la sua frustata è debole. Qualche minuto dopo Krstovic approfitta di un errore marchiano della difesa felsinea, ma a tu per tu con il portiere spara fuori. E’ il momento clou del match con la solita legge del “gol sbagliato-gol subito”. Infatti il Bologna punisce al 27’ un disattento Falcone. Orsolini da posizione defilata trova un gol fortunoso, grazie ad un rasoterra che passa sotto le gambe del portiere.

E’ la fine del match dopo appena mezz’ora, con il Lecce che subisce il contraccolpo psicologico e ha solo una occasione per riaprire il match con una punizione dal limite di Oudin che non trova lo specchio della porta. Dall’altra parte, invece, il Bologna punisce i giallorossi ad inizio ripresa con una azione perfetta in uscita che trova ampie praterie nella metà campo leccese. E’ Orsolini a finalizzare il tutto con un tiro a giro per il gol del 3 a 0.

D’Aversa, che nel primo tempo aveva dovuto rinunciare a Banda per infortunio, nell’intervallo ha anche cambiato Gallo e Kaba per Dorgu e Blin. I risultati sul terreno di gioco non sono mutati, anzi il centrocampo giallorosso è sembrato ancora più scoperto. Sul 3 a 0 poi non è arrivata neppure la mossa delle due punte con Piccoli che ha sostituito un deludente Krstovic.

L’ultima parte di gara è stata di totale agonia senza impennate di orgoglio e con il desiderio di terminare quanto prima una partita da incubo. L’umiliazione arriva a dieci dal termine con il Bologna in 10 uomini per l’infortunio di Calafiori quando Baschirotto perde in modo pessimo un pallone a centrocampo permettendo ad Odgaard di trafiggere in modo facile un Falcone, che non esce per tempo sul lancio per l’attaccante. E’ una domenica da dimenticare per i tanti tifosi giallorossi, un brutto scherzo carnevalesco di una squadra che è sembrata senza anima e grinta, proprio quello che i sostenitori salentini non vorrebbero mai vedere.