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Lecce, che ribaltone! Piccoli e Dorgu piegano la Fiorentina nel recupero

D’Aversa sotto la curva che abbraccia i suoi ragazzi e il popolo giallorosso. Questa è la miglior copertina del rocambolesco successo del Lecce sulla Fiorentina per 3 a 2. I giallorossi hanno dominato per un tempo, poi solo nel finale sono riusciti a ribaltare i viola che erano riusciti a passare in vantaggio grazie ad una papera di Falcone a venti minuti dal termine. Finalmente si è visto il carattere del gruppo e anche quello del mister che ha inserito due punte centrali quando la situazione appariva disperata.

Il Lecce ha dominato, come detto, la prima frazione dove avrebbe meritato un vantaggio ben più ampio rispetto all’1 a 0 dell’intervallo. Già al minuto 11’ Kaba colpisce clamorosamente la traversa su cross di Gallo. Poi il primo quarto d’ora si conclude con una azione in ripartenza sul binario Krstovic-Almqvist. Lo svedese sguscia verso l’area e viene messo già da Martinez Quarta. Giua decreta il rigore, ma il Var rettifica la posizione dell’intervento che si tramuta in calcio di punizione. Oudin si incarica del piazzato dal limite e riesce a trovare un pertugio nella barriera. Arriva così il vantaggio meritato.

Il Lecce non è domo del punteggio e può recriminare per il palo di Krstovic al 27’ a Terracciano battuto. Anche in chiusura di tempo sono i giallorossi a farsi vedere in avanti con Banda e Blin, mentre Falcone è inoperoso.

Ad inizio ripresa arriva invece subito la doccia gelata per il Lecce. E’ il 5’ e il nuovo entrato Mandragora trova il jolly dai venti metri con un rasoterra su cui Falcone non può nulla. Sembra di rivedere un film già visto anche perché Banda in contropiede si divora il gol del nuovo vantaggio, sparando sul portiere appena entrato in area. Passano neppure cinque minuti e Falcone combina un pasticcio clamoroso. In fase di impostazione il portiere cincischia troppo e Beltran ne approfitta per segnare in modo facile facile.

Cala il gelo sul Via de Mare. D’Aversa inserisce Piccoli per Oudin e finalmente si vedono le due punte centrali. Il Lecce però sembra in bambola mentre è la Fiorentina ad avere negli ultimi minuti regolamentari delle occasioni clamorose per chiudere il match. Il Lecce sembra al tappeto, ma da una ripartenza del nuovo entrato Gonzalez viene fischiata una punizione dalla trequarti all’alba del recupero. Sansone la butta in mezzo, Nzola la rimette al centro sbagliando nel rinvio e Piccoli non fallisce l’occasione per pareggiare. Sembra già così una manna dal cielo per il Lecce che però spinto dall’entusiasmo la vince. Gonzalez recupera un altro pallone a centrocampo e serve sulla destra Almqvist, cross al centro e Krstovic impegna severamente Terracciano che non può trattenere la sfera. Sulla ribattuta arriva Dorgu che di sinistro la mette all’incrocio.

E’ l’apoteosi dello stadio con D’Aversa che si lascia andare ad una esultanza che rimarrà alla storia. Il suo Lecce riesce finalmente a rialzarsi dopo gli schiaffi delle ultime settimane e si guadagna ossigeno in classifica. Ottimo il primo tempo, tra i migliori della stagione, mentre solo l’orgoglio finale salva da una seconda frazione nel quale sono riemerse tutte le paure che questa squadra ha accumulato sin ad ora e che devono sparire se si vogliono macinare i punti necessari alla salvezza.

Photogallery a cura di Andrea Stella