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Tonfo lecce. Regge un tempo, poi nella ripresa la Juve dilaga

LECCE – Sconfitta che fa riflettere del Lecce che cade pesantemente in casa contro la Juventus. I giallorossi hanno retto per i primi quarantacinque minuti, poi sono crollati nel secondo tempo sotto i colpi di Vlahovic e Bremer che hanno fissato il punteggio su di un umiliante 3 a 0. Seconda frazione che era iniziata bene con un’azione che lascia tanti dubbi per un intervento di Danilo su Almqvist non ravvisato come falloso da un nervoso Doveri. Questo è l’unico appiglio su cui può far leva un D’Aversa che anche oggi ha schierato Oudin sull’esterno, togliendo fantasia sulla trequarti e, in pratica, obbligando i giallorossi a giocare sulle fasce.

Ad inizio gara è il Lecce che prova a imbastire azioni proprio sugli esterni e da un cross di Oudin dalla sinistra arriva la prima occasione con Almqvist che viene anticipato in angolo. Kristovic, preferito ancora una volta a Piccoli, prova un destro dal limite, ma la palla si perde al lato. Poi è la Juve a creare maggiori grattacapi a Falcone. Il portiere sarebbe già battuto al 10’, ma è proprio l’attaccante montenegrino sulla linea a salvare di testa dopo un corner e il suo intervento vale come una rete, che Krstovic non segna da ormai oltre cento giorni. Nei minuti successivi sono ancora i bianconeri a farsi pericolosi davanti con due tiri di Vlahovic e Kostic.

La grande occasione per il Lecce arriva invece al quarto d’ora, ma un generoso Krstovic tira alle stelle su assist di Oudin. E’ lo squillo maggiore dei giallorossi che poi non riusciranno a creare grandi pericoli dalle parti di Szczesny, mentre in difesa D’Aversa fatica a contenere Cambiaso e Miretti che a turno si pongono tra le linee e creano superiorità in fase offensiva. Fortuna del Lecce è che l’attacco bianconero è contenuto bene da una difesa attenta dove Pongracic spadroneggia. All’intervallo si va così sullo 0 a 0.

Nel secondo tempo c’è subito il giallo dell’intervento di Danilo su Almqvist. Lo svedese è in vantaggio quando entra in area e viene sicuramente sbilanciato. Doveri non interviene, il Var non interviene e la Juve si salva. Già al 7’ ci sono le prime avvisaglie di ciò che accadrà nel secondo tempo quando Vlahovic di testa conclude a lato, graziando Falcone.

E’ il portiere giallorosso, suo malgrado, a dare l’avvio alle danze bianconere. Yldiz prova una conclusione centrale e Falcone respinge male invece di bloccare. Il turco si riavventa sul pallone e crossa per Vlahovic che conclude di piattone in rete.

Neppure dieci minuti e la Juve raddoppia sempre con il serbo che tocca prima della linea su di una azione che avrebbe comunque portato al gol. Il Lecce è frastornato e, sebbene D’Aversa termini quasi subito le sue sostituzioni, non crea grandi pericoli. Al contrario è Bremer a chiudere il match a cinque minuti dalla fine con un potente colpo di testa.

Tra i giallorossi male Oudin in posizione esterna come Gonzalez, che non riesce proprio ad essere un supporto offensivo alla prima punta. Krstovic salva un gol ma davanti non riesce a vincere i duelli contro gli arcigni difensori della Juve e forse per questa gara sarebbe stato più opportuno Piccoli, entrato quando ormai la partita era segnata.