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Letteratura e intrattenimento: le più belle opere con protagonista il blackjack

L’essere umano, fin dai tempi ha sempre dedicato una parte importante della propria vita al gioco e all’intrattenimento e continua a farlo ancora oggi, come possiamo ben vedere dal boom del gaming mobile e degli esports, i videogiochi competitivi a torneo. Alcuni giochi, però, hanno un fascino irresistibile che ha spinto artisti, musicisti e scrittori a dedicare loro pagina indelebili di letteratura e cultura. Uno di questi è sicuramente il blackjack e tra poche righe andremo a scoprire le più importanti opere letterarie a tema “21”.

Oggi, grazie all’arrivo del gaming digitale, l’online blackjack sta ritrovando una seconda giovinezza, sia a livello di pubblico che di giro di affari generato, ma fino a pochi anni fa chi voleva conoscere la disciplina doveva farlo direttamente al casinò oppure leggendo libri come “Bringing down the house” di Ben Mezrich.

“Bringing down the house”, nella traduzione italiana “Blackjack club”, è il libro da cui è stato tratto il celebre film “21” con protagonisti Jim Sturgess e Kevin Spacey e racconta con dovizia di particolari la storia del gruppo di studenti del M.I.T. che riuscì a creare un metodo per vincere a blackjack e sbancare i casinò più famosi di Las Vegas. Un’opera ad alto tasso di adrenalina consigliata non solo agli appassionati del gioco ma anche agli amanti dei romanzi all’insegna di suspence e colpi di scena.

Meno romanzo e molto più manuale tecnico è invece “Million Dollar Blackjack”, scritto da Ken Uston nel 1986. Nonostante si avvicini ai 40 anni di età, Million Dollar Blackjack è ancora oggi considerato come il libro mastro di chi ama il gioco e il suo autore è molto probabilmente il giocatore più conosciuto (e vincente) di tutti i tempi. Un’opera imperdibile sia per chi vuole migliorare le proprie strategie sia per entrare nel mondo e nella mentalità dei giocatori professionisti.

Ancora più datato, ma non per questo meno interessante è “Beat the dealer” di Edward O. Thorp, arrivato in libreria nell’ormai lontano 1962. La portata di quest’opera è a tutt’oggi considerata rivoluzionaria in quanto si tratta del primo libro in assoluto ad aver utilizzato modelli statistici e matematici per spiegare le dinamiche di un gioco. In più è anche un ottimo manuale per imparare le regole e scoprire le varie strategie utilizzabili al tavolo verde. Non per niente gli storici del gioco identificano un’era di blackjack pre Beat the Dealer e un’era post Beat the Dealer.

Proseguiamo ancora più a ritroso per scoprire che in realtà esistono tracce del blackjack anche in epoche molto antiche. Ad esempio in quella romana in cui ci sono testimonianze di alcuni giochi con punti in comune col blackjack e in cui l’obiettivo era quello di raggiungere il punteggio di 21 senza mai superarlo. Non si sa se si tratti di leggenda o meno ma quello che è certo è che qualcosa di scritto in tempi molto remoti esiste. Stiamo parlando del racconto “Rinconete y Cortadillo” risalente al 1600 e firmato Miguel de Cervantes.

L’autore di Don Chisciotte della Mancia scrisse non solo romanzi ma anche novelle e in “Rinconete y Cortadillo” della raccolta “Novelas Ejemplares” si parla di un gioco chiamato “veintiuna” e praticato da un gruppo di malintenzionati di Siviglia. Anche in questo caso siamo lontani dal blackjack che conosciamo oggi ma alcune regole sono molto simili: ad esempio quella di arrivare al punteggio di 21 senza superarlo, quella dell’asso che può valere sia 1 che 11 punti e quella della presenza di un mazziere a gestire le carte.

Ultima curiosità che in pochi conoscono è che il blackjack è stato protagonista anche di alcune storie a fumetti. Una delle più belle in assoluto vede protagonista il celebre Mister No creato dalla mente geniale di Sergio Bonelli (Guido Nolitta in veste di scrittore e sceneggiatore di comics). La storia in questione si intitola “Makakaraua” e vede Mister No seduto a un tavolo di gioco impegnato in una sfida perdente con un imbroglione di professione.