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Falcone, baluardo Lecce. Ad Empoli vale solo il punto

Il Lecce continua la sua marcia in campionato con un nuovo pareggio sul campo dell’Empoli che permette alla squadra di D’Aversa di fare un nuovo passettino in classifica. Contro una diretta concorrente per la permanenza, i giallorossi non hanno giocato bene, hanno retto il campo nel primo tempo, per poi offrire il pallino del gioco ai padroni di casa. Il grande protagonista della gara è stato Falcone. Il numero uno ha praticamente fermato tutte le offensive avversarie e ha dovuto alzare bandiera bianca solo davanti alla sfortunata deviazione di Rafia che ha sancito l’1 a 1 finale.

D’Aversa schiera novità offensive dal primo minuto con Sansone e Piccoli nel tridente. La sua squadra prova a pressare i toscani mantenendosi alti e nei primi venti minuti le occasioni fioccano da entrambe le parti con i centrocampi che saltano spesso. Piccoli con una girata a lato e Pongracic di testa mettono in allarme la difesa empolese, ma con il passare dei minuti il Lecce abbassa il baricentro anche se grandi pericoli per la porta giallorossa non arrivano in questa prima frazione con il solo Dorgu in vera difficoltà in fase difensiva.

Nella ripresa invece i giallorossi partono remissivi, come se fossero rimasti con la testa negli spogliatoi, cosa già vista a Udine. Falcone in avvio deve dire di no con un grande intervento a Cancellieri, partito in posizione al limite dell’off-side. D’Aversa prova a cambiare ritmo ai suoi con l’inserimento di Krstovic e Rafia e dopo pochi minuti arriva il gol del vantaggio. Il solito Banda, unico a muovere un po’ la difesa avversaria anche in assenza di sovrapposizioni, si accentra e prova un tiro velleitario. La palla è centrale e sarebbe facile preda di qualsiasi portiere. La fortuna dell’esterno giallorosso arriva dalla mancata presa del portiere Berisha che si fa passare la palla da sotto le gambe.

Il vantaggio fortunoso dà coraggio ai giallorossi che, tuttavia, subiscono dopo neppure dieci minuti il pareggio. Offensiva empolese sulla destra e cross di Cambiaghi che incoccia la coscia di Rafia. La palla prende un giro stranissimo che tocca la traversa interna e poi il palo, mettendo così fuori causa Falcone.

Dopo il gol empolese mancano quindici minuti al termine e qui inizia lo show di Falcone che deve dire di no all’ex Luperto e poi a Fazzini con due grandi interventi. Il Lecce invece appare spettatore delle offensive toscane con Pongracic e Baschirotto che devono fare gli straordinari per fermare gli attaccanti avversari. Blin e Kaba, come prima di loro un abulico Krstovic, non riescono ad incidere nel match e, alla fine, il punto scaturito da questo rocambolesco pareggio, appare d’oro per la mancanza di idee in fase offensiva. I giallorossi sembrano troppo dipendere dalle individualità dei singoli e, ancora una volta, mancano l’appuntamento con un successo che non arriva ormai da fine settembre.