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Caldo estremo al Sud, ecco perché

Il caldo estremo ha interessato praticamente per oltre 15 giorni il Sud, pur con delle fisiologiche modulazioni. Per diversi giorni sbriciolati diversi record non solo di luglio ma assoluti mai registrati, come nel caso di Palermo e Olbia che hanno raggiunto i 47°C. Ma punte di oltre 44-45°C sono state raggiunte diffusamente e per diversi giorni anche su altre aree di Sicilia e Sardegna, fino a 43°C in Calabria, Basilicata e Puglia, 41°C a Roma. Ma sono stati battuti record anche sul Mediterraneo e nel Nord Africa in particolare Algeria, Tunisia, Grecia, Spagna.”Nell’ultima settimana è stata riscritta una pagina della climatologia dell’Europa meridionale con diversi record di caldo mensili e di tutti i tempi battuti per via di una anomala ondata di calore” – spiega il meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo.com – “Ma il fatto più interessante, al di là del picco di temperatura notevole raggiunto, è che questi record battono i precedenti non solo dopo poco tempo, ma anche con ampio margine. I tempi tra un record e l’altro infatti sono più brevi ma lo scarto tra un record ed un altro, anche di +3°C, impressionante.”

“Queste ondate di caldo così come i violenti temporali sono legati alla disposizione delle alte e delle basse pressioni quindi ad una dinamica prettamente meteorologica piuttosto che climatica; la loro esasperazione e reiterazione a causa anche di una circolazione atmosferica bloccata come in questo caso. Tuttavia è chiaro che in epoca di riscaldamento globale accelerato, le cupole di calore risultano decisamente più intense anche a parità di posizionamento di alte e basse pressioni rispetto al passato. Inoltre, in un clima più caldo, i temporali hanno maggiore energia a disposizione e quindi aumenta la possibilità che risultino distruttivi come in questi giorni” – concludono da 3bmeteo.com.