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La settimana perfetta di “Baschy”. «Mi godo salvezza e azzurro, non penso al futuro»

Piedi per terra sempre. Questo è il credo di Federico Baschirotto, fresco di chiamata in azzurro per lo stage precedente alle Final Four di Nation League. Il difensore giallorosso ha scalato i piani del calcio nazionale in pochi anni, passando dalla D alla Nazionale.

Per lui il futuro sembra più che roseo, ma non vuole pensare oltre a quelli che saranno i prossimi impegni personali. «Sono stati giorni pazzeschi – afferma in conferenza stampa “Bascky” – con pianti di gioia per la salvezza conseguita, come si è visto a fine partita. La chiamata inaspettata di Mancini mi ha reso orgoglioso del percorso fatto ed è stato il coronamento di una settimana unica. Adesso non penso al futuro e a dove potrei vedermi tra qualche anno. Mi godo la salvezza e a concludere con un successo sul Bologna questo campionato. Voglio festeggiare con il gruppo e tutta la tifoseria questo traguardo nel quale abbiamo sempre creduto.»

Baschirotto non nega che ci sono stati momenti difficili durante la stagione. «Dopo la vittoria di Bergamo abbiamo avuto una flessione dove non riuscivamo a fare risultati. Per fortuna ci siamo ripresi e il merito è di tutti, della società, del gruppo squadra e dello staff. Non ci sono stati momenti chiave nella stagione, perché siamo rimasti sempre compatti e c’è sempre stata la consapevolezza che potevamo realizzare l’impresa di raggiungere la salvezza.»

Baschirotto è arrivato a Lecce in punta di piedi, ma da subito ha fatto capire di poter essere importante per il gruppo di Baroni. La presenza di un campione come Umtiti ha poi aiutato nella crescita nel ruolo di centrale difensivo. «Sono cresciuto tanto in questi mesi. Appena arrivato, vedevo che tanti ragazzi, come me alla prima esperienza in A, non mollavano mai in allenamento. Questo mi ha spinto a imitarli e a non mollare mai. Umtiti è stato fondamentale, non solo per me ma per tutti e a volte non mi sembra vero che un mio compagno ha vinto il Mondiale. In quel 2018 pensavo che sarebbe stato bello un giorno arrivare a quei livelli.»

Baschirotto apre l’album del campionato e vuole ricordare due momenti fondamentali per lui e per la squadra. «La vittoria più bella è stata quella di Bergamo dove abbiamo vinto contro una squadra fortissima. Il mio intervento più difficile invece è stato in casa contro il Milan quando ho impedito di calciare a Brahim Diaz che era solo davanti alla porta.»

In ultimo Baschirotto ha dediche per famiglia e per la città di Lecce. «Questa salvezza la dedico alla mia famiglia, alla mia ragazza e al mio procuratore. Anche i miei compagni hanno avuto un ruolo importante e soprattutto lo ha avuto questa città meravigliosa che ci ha dato tanto e ci ha spinto verso il traguardo sperato.»