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Lecce, continua il digiuno di gol e punti. A Firenze decide un errore difensivo

Un errore del duo Falcone-Gallo spiana la strada alla Fiorentina e fa segnare la quarta sconfitta consecutiva per il Lecce che non segna più da 400 minuti. Bisogna dire che i giallorossi nella sconfitta dell’Artemio Franchi per 1 a 0 hanno fatto vedere qualcosa di meglio dal punto di vista prestazionale, ma la abulicità in fase offensiva è troppo evidente in questo periodo per poter essere mascherata dall’impegno.

Baroni per il suo ritorno a Firenze decide di schierare Colombo al centro dell’attacco, unica novità rispetto alla partita precedente. I giallorossi partono con un baricentro alto per provare a indurre la Fiorentina all’errore in fase di impostazione. Il primo pericolo per Falcone arriva da una conclusione dell’ex Saponara che spara da fuori e trova il portiere, convocato giorni fa da Mancini, prontissimo.

E’ proprio Saponara il giocatore più in palla dei suoi e il gol arriva intorno alla mezz’ora proprio da una sua invenzione. Strefezza perde palla sulla trequarti e fa ripartire i viola. La palla arriva a Saponara che ha tutto il tempo di inventare un assist per Nico Gonzalez che trova impreparata la retroguardia giallorossa. Nell’occasione l’errore è soprattutto di Falcone che non è posizionato bene per intervenire sul cross, ma anche di Gallo che si fa anticipare nella corsa dall’argentino che lo costringe ad un tocco maldestro che finisce in porta.

La reazione del Lecce nel primo tempo è tutta in una combinazione veloce che porta Di Francesco in area, ma l’azione sfuma per il recupero di Dodo. E’ proprio Di Francesco l’unico che realmente riesce ad attaccare bene l’area, tanto che a inizio ripresa da un suo movimento sul filo del fuorigioco arriva l’assist di Strefezza che porta l’ex Empoli a concludere in porta. Peccato che la conclusione è centrale e viene parata.

Questo è l’unico vero pericolo creato dal Lecce nella seconda frazione di gioco con Colombo che fa tanto movimento ma non conclude mai in porta. Inoltre Strefezza, l’unico che ha nei piedi fantasia e imprevedibilità, viene sostituito a venti dal termine da Baroni e il subentrante Oudin non riesce proprio ad incidere. Anche Maleh, entrato per Blin, non cambia marcia ai giallorossi che hanno una unica occasione sul finire della partita con Ceesay. Il colpo di testa è goffo, quasi a volere testimoniare la mancanza di incisività dell’attacco.

Alla fine ci si può solo mordere le mani per la poca incisività in una partita che è rimasta in bilico sino alla fine e l’unica nota positiva di giornata è la sconfitta del Verona a Genova contro la Samp che lascia inalterata la distanza del Lecce dalla zona retrocessione.