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Stazione, Gaetani: “Montascale nel 2026? Faremo le barricate!”

LECCE – “Nel Consiglio Comunale di ieri è approdata la nostra battaglia contro le barriere architettoniche alla stazione ferroviaria di Lecce – dichiara Andrea Gaetani, dirigente provinciale di Gioventù Nazionale Lecce – A seguito del sit in da noi organizzato nello scorso Gennaio, i consiglieri comunali di centrodestra che vi hanno preso parte, hanno presentato in aula un’interpellanza al Sindaco per invitare l’Amministrazione a farsi promotore di un tavolo tecnico con Rete Ferroviaria Italiana e ad adottare iniziative nell’ottica di una tempestiva risoluzione del problema. Se da un lato registriamo la soddisfazione per essere finalmente stati ascoltati dalle Istituzioni, dall’altro – continua Gaetani – apprendiamo con stupore il fatto che si dovrà ancora attendere per l’installazione di un montascale che possa garantire l’accesso ai binari alle persone con disabilità. Probabilmente fino al 2026, quando saranno terminati i lavori del progetto di restyling della stazione, che è sul tavolo degli uffici comunali. Siamo delusi e arrabbiati.
È vergognoso il fatto che ad oggi si debba ancora discutere di barriere architettoniche, così come lo è il fatto che ci sia stato bisogno di protestare per mesi prima di avere una – seppur insufficiente – risposta sul tema da parte delle Istituzioni. Ma è ancora più vergognoso il fatto che, assodata la presenza del problema, si debbano attendere altri tre anni per la sua risoluzione. Oltre il danno la beffa. Quanto ci vuole, di grazia, a installare un montascale? Dobbiamo aspettare il 2026 per raggiungere un livello di civiltà degno di una città come la nostra? – incalza – Basta prendere in giro i cittadini! Chiediamo con urgenza a Reti Ferroviarie Italiane che il montascale sia installato il prima possibile, ben prima del periodo previsto per il restyling, e all’amministrazione comunale di vigilare affinché i tempi siano accorciati al minimo. Se per voi il problema è rimandabile, per noi non lo è. E non lo è tantomeno per le famiglie dei più fragili, ai quali viene tutti i giorni negato il diritto di spostarsi con il treno. – conclude Andrea Gaetani- Siamo stufi di questi tempi biblici e siamo pronti alle barricate.”