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Strefezza strizza l’occhio a Mancini, ma pensa al Lecce: «Siamo maturati molto»

Piccolo, ma agile e con il peso dell’attacco giallorosso che si poggia prevalentemente su di lui. Gabriel Strefezza anche sabato scorso ha messo il sigillo sulla prestazione del suo Lecce che questa volta ha coinciso con un successo importantissimo per la salvezza.

Il suo sinistro è stato letale per Carnesecchi e ha chiuso i conti di un match che si sarebbe potuto riaprire nelle fasi finali. Per Strefezza il successo ha un valore più importante dei tre punti in classifica.

«E’ stato un successo troppo importante.» Ha dichiarato il fantasista italo-brasiliano in sala stampa. «Venivamo da due sconfitte consecutive e quindi il successo di Cremona ci ha dato serenità e convinzione nei nostri mezzi. Adesso però stiamo già lavorando in vista del prossimo match, che sarà difficilissimo.»

Il Lecce infatti dovrà affrontare sabato pomeriggio alle 18 la Roma di Mourinho, un match non facile, ma che i giallorossi possono affrontare con più maturità rispetto all’andata dove furono sconfitti di misura e pur giocando in inferiorità numerica per più di un’ora. «Il Lecce è più maturo rispetto a quello che perse immeritatamente contro la Roma all’andata. Siam più squadra, con una identità di gioco ben delineata e proveremo a vincere anche contro di loro. Sabato faremo molta attenzione alle palle inattive, punto di forza della Roma, e stiamo lavorando tanto in tal senso. Siamo un gruppo compatto che sta crescendo e che merita la posizione in classifica. Io provo ad aiutare i miei compagni, ma non sento la responsabilità di dover trascinare la squadra perché non c’è un unico leader.»

Strefezza ha ormai dato il suo assenso ad una eventuale chiamata in Nazionale. Nella speciale classifica marcatori di papabili azzurri è secondo dietro Zaccagni e quindi la chiamata di Mancini potrebbe non essere solo un sogno nel prossimo futuro, ma il ragazzo non ci pensa. «In questi anni nel Salento sono migliorato tanto, ma ancora devo migliorare. E’ cresciuta soprattutto la mia attenzione nei 90 minuti. In un futuro mi piacerebbe giocare in Premier League, ma per ora mi concentro sul Lecce. La Nazionale? Spero che arrivi la convocazione ma non ne farei un dramma se non dovessi essere chiamato. Così come è stato a dicembre quando c’è stato lo stage dove sono stati convocati i miei compagni. Io mi impegno a far sempre meglio, poi vedremo. Intanto mi sono dato come obiettivo la salvezza del Lecce e i 10 gol stagionali. Adesso sono già a 7 e spero che ne possano arrivare anche di più. Il più bello di quest’anno? Quello di Salerno, anche se in assoluto la rete che preferisco tra quelle fatte con il Lecce è il gol contro il Parma in casa. Segnare a Buffon è stato meraviglioso.»