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“Uno sfregio, è osceno”, polemiche sul rattoppo di piazza Sant’Oronzo

LECCE – Una lingua d’asfalto che ha scatenato infinite polemiche. E’ il rattoppo stradale realizzato a pochi metri dall’ovale di piazza Sant’Oronzo- Il primo a denunciare l’episodio è stato il consigliere comunale Gianpaolo Scorrano: “Ottimo lavoro, continuate pure così”, dichiarazione condita ovviamente da una bona dose di sarcasmo. “Per quanto provvisori (almeno si spera), rappezzi del genere rappresentano un vero e proprio sfregio per la nostra città”.

Poi è stata la volta del consigliere dei Cinque Stelle Arturo Baglivo che ha parlato di “rattoppo davvero osceno”. “E’ solo l’ennesimo scempio alla città – ha aggiunto – Le nostre strade sono percorse da buche e pericolosi tagli ripristinati temporaneamente e mai più completati. Il manto stradale di alcune strade sembra bombardato e riparato maldestramente. Anche alcuni viali principali sui quali recentemente sono stati eseguiti lavori con ripristino completo del manto stradale da centinaia di migliaia di euro, hanno subito dopo poche settimane nuovi scavi; nuovi lavori percorrono quelle strade con ennesimi ripristini “temporanei”: possibile che chi ha concesso l’autorizzazione ad eseguirli non lo sapesse? Esiste a Lecce un assessorato ai lavori pubblici? La gestione dei lavori pubblici leccesi è indecente sorge il legittimo dubbio che non vengano minimamente controllati i ripristini eseguiti dopo lavori dalle grandi aziende”. Un atto d’accusa in pena regola.

Ma non finisce qui, avverte Scorrano. “Vigileremo, com’è dovere della minoranza, sulle tempistiche (entro 30 giorni) e sulle modalità di intervento previste per il doveroso ripristino definitivo, con l’auspicio che venga effettivamente eseguito ai sensi del regolamento di manomissione del suolo pubblico di cui la nostra città è dotata e non ai sensi del Decreto Scavi richiamato sulla stampa dall’assessore ai lavori pubblici. Non sarebbe la prima volta che, nella nostra città , un ripristino provvisorio diventi, tristemente e miseramente, definitivo”.

Foto e video a cura di Annamaria Niccoli