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Cinquestelle: Salvemini apre, Baglivo chiude. “Così no!”

Di seguito l’intervento integrale del consigliere comunale dei Cinquestelle di Lecce, Arturo Baglivo, sull’apertura del sindaco Salvemini al Movimento prospettata dalle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia:
“Così No, grazie. La politica che vogliamo è diversa non parte dai nomi da eleggere ma dalle persone, dalle loro idee e dal confronto.
Non abbiamo mai inteso la politica come uno sforzo per sconfiggere una parte politica o per eleggere qualcuno, ma per essere un collante tra cittadini e amministrazione, da quando siamo riusciti a entrare in consiglio comunale, anche se minoranza, siamo costantemente a lavoro per realizzare questo cambio di paradigma che troppe volte viene disatteso da una politica avvinghiata a dinamiche interne.
A quella politica che ci tira per la giacca, rispondiamo ascoltando i cittadini e proponendo la loro voce con tavoli tematici, gazebo nelle piazze, eventi e confronto su progetti, programmi e idee.
Ci sono forze politiche che vogliono affrontare e risolvere le problematiche di Lecce?
Bene noi ci siamo per il confronto con caposaldi che non possono mancare sono cinque anni che avremmo voluto si affrontessero e risolvessero le problematiche ambientali di lecce a partire dal taglio forsennato dei pochi alberi cittadini, a un piano del verde e un censimento delle essenze arboree che incredibilmente è assente sino ad arrivare alla spinosa gestione dei rifiuti urbani al top solo per il costo. Avremmo voluto lungimiranza e impegno di risorse per ridurre l’impatto ambientale della città ma le nostre proposte sono cadute nel vuoto.
Avremmo voluto una riorganizzazione della macchina amministrativa ancora oggi ferragginosa e legata a metodi obsoleti che portano solo ad aumento della burocrazia e dispendio ulteriore di risorse. Dov’è quella trasformazione digitale più volte promessa? Eppure c’era sia personale che esperti consulenti che l’avevano iniziata e che oggi avrebbe portato Lecce a fruirne dei benefici.
Avremmo voluto una gestione pubblica, completamente pubblica, del trasporto locale e una gestione diversa dell traffico cittadino ma si è scelta la strada lunga e farraginosa di una pubblicizzazione di SGM che rischia di non vedere la luce e il Piano Urbano delle mobilità diventerà solo un bell’elaborato teorico impantanato sulle aree di sosta.
Abbiamo cercato di contribuire alla gestione del centro storico e della ZTL, il cui regolamento certamente andava rivisto ma non talmente complicato da renderlo uno strumento di tortura per i cittadini, evidenziando le problematiche e le possibili soluzioni ma senza riscontro.
Abbiamo chiaramente mostrato come la gestione delle partecipate comunali non potesse esimersi dal cambio di politica e invece come primo atto la dirigenza della Lupiae servizi è stata assegnata per mero calcolo politico.
Abbiamo cercato di evidenziare come le capacità culturali e l’offerta culturale che lecce offre, non dovessero essere demandate alla sola imprenditorialità privata ma dovessero essere parte di un percorso cittadino, ma tant’è: e assitiamo impotenti all’incapacità di gestire le risorse culturali e a bandi di gara per la gestione dei contenitori culturali improponibili e spesso deserti salvo affidamenti diretti di gestione a realtà private già operanti.
Abbiamo mostrato la strada per la gestione degli spazi sposrtivi pubblici mostrando gli impianti abbandonati, Itaparica in testa, chiedendo la loro riqualificazione, cercando di integrare la loro rigenerazione in quei bandi nazionali che la permettevano, niente.
Da questi temi parte e arriva la costruzione di un programma condiviso e realizzato per la Città, non da ingressi in maggioranza o da ipotesi politiche.
Il Sindaco vuole davvero cambiare visione e rendersi partecipe di una agenda progressista e pragmatica per Lecce? Riveda completamente la sua giunta e se le deleghe che ha assegnato stiano portando a risultati concreti, ascolti le istanze della minoranza tutta, anche di chi ha in passato creato disastri, e le accolga quando logiche perchè voce dei cittadini.
Scenda dal piedistallo di Sindaco e torni tra i cittadini come quando era in minoranza, a parlare di idee e progetti, mettendo al centro temi come l’ambiente, i trasporti, la trasparenza amministrativa, la transizione energetica, l’etica pubblica e tanto altro: ci troverà li in mezzo a loro, disponibili a dialogare con lei e quelle realtà civiche e politiche che condivideranno i nostri temi e i nostri obiettivi, perché prima di tutto bisogna condividere i temi e le cose da fare, poi vengono le persone e i nomi”.