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Umtiti dopo l’esordio: «Lecce ideale per ripartire» e consacra Gonzalez 

La determinazione di chi sa di dover scalare una montagna dopo aver assaporato le vette più alte. L’umiltà di chi vuole come primo obiettivo quello di raggiungere la salvezza con il Lecce. Samuel Umtiti vuole essere la guida della squadra più giovane della A e, allo stesso tempo, riprendere quella carriera brillante che è stata condizionata da infortuni lunghi e dolorosi.

Contro la Roma, nella splendida cornice dell’Olimpico, il campione del Mondo ha fatto il suo esordio stagionale e non nasconde la sua gioia nella sala stampa del Via del Mare. «Sono molto felice della mia partita dopo tanto tempo che non giocavo. Ho lavorato tanto in questo periodo e c’è soddisfazione per come ho giocato. Che impressione ho della squadra? E’ molto giovane, la più giovane del campionato. Quando sono arrivato non conoscevo la qualità della rosa poi ho potuto apprezzare le doti dei singoli e sicuramente posso dire che ha un grande margine per crescere. La mentalità è davvero da top club e grazie all’aiuto di Baroni potremo far bene. Tra i più giovani mi ha colpito molto Gonzalez per come si è calato nel campionato. Baschirotto? Abbiamo parlato molto in campo a Roma e ci siamo trovati bene. E’ giovane, con grande fisicità e può crescere molto. Ad oggi è tra i migliori del campionato»

In questo mese e mezzo di ambientamento Umtiti ha visto la Serie A soprattutto dalla panchina, ma dopo aver giocato domenica scorsa può dare un parere più completo sul calcio italiano. «La A è totalmente differente rispetto ai campionati spagnolo e francese. E’ un calcio più fisico con una mentalità differente. Il livello è alto, ma una squadra come il Lecce ha la possibilità di far bene.»

Questo per Umtiti potrebbe essere un mese decisivo. Se dovesse giocare con continuità, potrebbe ritrovare la Nazionale per il Mondiale in Qatar. «Sono un calciatore che ha vinto il Campionato del Mondo e la nazionale è importante, ma in questo momento penso a far bene al Lecce. Ho scelto questo club perché avevo bisogno di tranquillità per vivere bene e giocare a calcio. Ho chiesto questo al Barcellona e questo è il posto ideale per ripartire. Sono nato con una mentalità di chi sa come andare avanti giorno per giorno. A Barcellona ho giocato ad alti livelli e ho raggiunto dei traguardi importanti, ma per i miei problemi fisici son dovuto ripartire da livelli più bassi. Qui a Lecce è una sfida e non è facile tutto questo, ma sono venuto per dare tutto per il club e voglio salvare la squadra.»

Umtiti poi passa a parlare delle sfide di campionato, quella passata contro la Roma e poi quella futura, lunedì in casa contro la Fiorentina. «Giocare a Roma per il Lecce non è facile ed è ancora meno facile parlare dell’arbitro. Non ci ha aiutato nelle decisioni, ma noi dobbiamo concentrarci sul gioco e sulle nostre partite future. Prepariamo il match contro la Fiorentina come tutte le partite. Gli avversari giocano aggressivi e fanno un calcio offensivo. Proveremo a metterli in difficoltà e speriamo nell’aiuto dei tifosi. L’accoglienza è stata importante, questo è stato fondamentale e io volevo una situazione ideale come questa. Sono impaziente per lunedì e per la gara che dovremo provare fare. L’ambiente dovrà caricare non solo me che sono all’esordio casalingo, ma tutta la squadra. Spero che in ogni partita i tifosi ci aiutino a vincere.»