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Cittadella sulla strada del nuovo Lecce. Baroni ha problemi in difesa

Battere il Cittadella per riuscire a superare un tabù e iniziare con il piede giusto la stagione (fischio di inizio domani sera alle 20.45).

Marco Baroni sa bene che il suo Lecce è ancora un cantiere, sebbene i tasselli del puzzle stiano pian piano arrivando. Ed è per questo che è fiducioso per il prossimo futuro, con gli occhi puntati sempre al presente. «Ho trovato un gruppo che si sta dedicando tantissimo al lavoro. » Così il tecnico alla vigilia del primo turno di Coppa Italia. «E’ una gara che conta e vogliamo superare il turno, anche perché neppure le amichevoli voglio perdere. Il Cittadella è un club ostico per noi e sappiamo che nel corso della gara ci potrebbero essere delle difficoltà. Mi aspetto delle risposte dei ragazzi dopo una settimana nella quale abbiamo abbassato i carichi di lavoro.»

Baroni dovrà fare affidamento sugli elementi che stanno meglio e i suoi problemi sono soprattutto in difesa. «Giocheremo con Blin nell’inedito ruolo di centrale difensivo. Ancora non so quando impiegare Di Francesco, mentre partirà titolare Ceesay come punta. Gonzales? Il ragazzo ha fatto bene, ma adesso devo capire chi sta meglio. Dobbiamo puntare in ogni gara ad avere sedici giocatori che diano tutto in campo.»

Il Lecce sta provando a trovare la condizione in vista dell’Inter. «Abbiamo cambiato molto e siamo consapevoli della difficoltà della categoria, ma non per questo penseremo solo a difenderci. Non voglio fare dei nomi su chi si sta adattando meglio al gioco che vogliamo proporre, ma tutti stanno dando il massimo. Certo, qualcuno è più indietro nella preparazione perché ha subito nella scorsa stagione degli infortuni. Voglio fare gli allenamenti di mattino perché si sente meno caldo e poi qui ad Acaya (luogo dove il Lecce si sta allenando in questo periodo) c’è spesso vento e questo aiuta.»

In ultimo Baroni parla della fascia di capitano che non ha ancora un erede dopo l’addio di Lucioni. «Ci sono dei candidati, ma è un ruolo troppo delicato per affidarlo su due piedi. Ancora dobbiamo decidere.»