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Santa Caterina, il Tar: il ristorante dovrà ridimensionare la pedana e il dehors

SANTA CATERINA – Il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza cautelare monocratica richiesta dalla società M2c Food & Service S.r.l., titolare del ristorante “Le Terrazze” su via Pietro Micca di Santa Caterina. Ora il ristorante dovrà ridimensionare la pedana ed il dehors che in precedenza gli erano stati autorizzati.

I fatti.  La società M2C Food & Service s.r.l. gestisce lo storico ristorante “Le Terrazze” in località Santa Caterina, alla via Pietro Micca.

Nel 2020 chiedeva allo Sportello Unico attività produttive di poter occupare permanentemente l’antistante tratto di strada pubblica per posizionarvi una pedana in legno, con sovrastante dehors di 36 metri quadrati, a distanza di un solo metro dalla parete del ristorante. La domanda veniva autorizzata dal Comune di Nardò.

Tuttavia l’anno seguente la Giunta Comunale, preso atto delle problematiche che siffatta struttura aveva creato al transito dei pedoni, rimodulava l’area pubblica suscettibile di occupazione da parte del ristorante, riducendola a 24 metri quadrati. e prescrivendo il distanziamento di due metri del dehors dalla parete del ristorante; ciò al fine di consentire, nel rispetto del Codice della Strada, un adeguato passaggio dei pedoni dal marciapiede di via Micca che costeggia il ristorante. Sicchè, gli Uffici Comunali, con apposita determinazione, intimavano alla società di adeguare la struttura esterna alle nuove decisioni assunte dalla Giunta.

Il titolare del ristorante, però, impugnò al Tar Lecce la decisione del Comune di Nardò, ritenendola pregiudizievole ed illegittima sotto vari profili. L’Amministrazione Comunale decideva di difendere la sua decisione, affidandosi all’avvocato Paolo Gaballo, il quale evidenziava che la struttura in precedenza assentita non era riproponibile, poiché, in contrasto il Codice della Strada, creava un corridoio attraversabile dai pedoni solo a senso unico alternato, soprattutto se impegnato da soggetti diversamente abili, in uno dei tratti viari più trafficati della marina, che rappresenta la via d’uscita dall’abitato in cui si convoglia il traffico veicolare proveniente dal lungomare.

Nei mesi scorsi il Tar Lecce, Sezione Prima (Estensore Silvio Giancaspro – Presidente Ettore Manca), accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Gaballo, rigettò l’azione del ristorante, ritenendo legittimi i provvedimenti assunti dalla Giunta e dagli Uffici Comunali.

In particolare, secondo il Tar, “è di solare evidenza che un corridoio tra il fabbricato e il dehor largo soltanto un metro costituisce un ostacolo, non altrimenti ovviabile, per il transito delle persone con disabilità, la qual cosa senza meno giustifica l’esercizio del potere” posto in essere dal Comune di Nardò, “che pertanto merita di essere confermato”.

Nella giornata di ieri, però, il ristorante “Le Terrazze” ha appellato la sentenza del TAR, chiedendone al Consiglio di Stato la riforma, previa sospensione dell’efficacia inaudita alterna parte. Questa mattina il Presidente della IV Sezione del Consiglio di Stato, De Francisco, accogliendo le tesi difensive dell’Avv. Paolo Gaballo per conto del Comune di Nardò, ha rigettato l’istanza cautelare monocratica richiesta dal ristorante, non ravvisando i presupposti del periculum in mora. Nel contempo il Consiglio di Stato ha fissato l’esame collegiale dell’istanza cautelare per l’udienza del prossimo 7 luglio.