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Dai giovani proposte per migliorare la transizione scuola-lavoro

LECCE – Giovani, capaci, al servizio della comunità. Alessia, 15 anni, è attiva già in tre startup, oltre a studiare al Conservatorio, Biagio 24 anni è bioingegnere, Francesco a 17 anni è il leader di Ecoisti e SmartSiti. Alessandro, 22 anni, organizzatore del Festival Km.O. Gabriele, 16 anni, è attivista per diritti Lgbt+Q e nel contrasto alla violenza contro le donne, Marco, 21 anni, è il referente locale di FridaysForFuture Bari. E poi Maria Pia che 23 anni lavora nel progetto di comunicazione EU NEIGHBOURS east e gestisce Young European Ambassadors. Sono alcuni tra i ragazze e i ragazzi del Sud Italia che, attraverso la rete di StartNet Youth e sulla base delle loro esperienze nel sociale o nelle proprie start-up, hanno creato un Manifesto per rivoluzionare la transizione scuola-lavoro che è stato presentato stamattina a Lecce, presso le Officine Cantelmo.

Elaborato da ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni residenti in Puglia, Basilicata e Campania, il manifesto si ispira fortemente agli obiettivi di sviluppo sostenibile ed evidenzia la necessità di partire dal sistema educativo e di promuovere una migliore comunicazione tra il sistema della formazione e quello del lavoro. Le proposte elaborate all’interno di StartNet – Network Transizione scuola-lavoro (promosso e finanziato da  Goethe-Institut e Stiftung Mercator) sono rivolte a istituzioni e stakeholders per migliorare i processi legati alla transizione scuola-lavoro, per contribuire in prima persona a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile e per aiutare i coetanei ad avere consapevolezza sugli strumenti utili a costruire il proprio progetto di vita.

“Il ruolo della nostra comunità – hanno spiegato i giovani promotori dell’appello – è quello di facilitare la transizione dei giovani verso il mondo del lavoro, ma anche verso il mondo universitario. Oggi, in Italia, porsi questo obiettivo significa desiderare e immaginare un cambiamento del sistema scolastico, un processo riformatore che coinvolga studenti e studentesse, docenti, ma anche tutte le realtà che possono far parte di un processo rinnovatore che tenga conto (ma che ambisca anche ad esserne stimolo) del dinamismo del nostro contesto territoriale, ambientale, storico”. Le redattrici e i redattori, supportati da StartNet – Network Transizione scuola-lavoro, hanno anche sottolineato che “per farlo, però, prima ancora delle risorse economiche, abbiamo bisogno che istituzioni, docenti, dirigenti scolastici, aziende di ogni settore ed enti culturali sentono vicina questa visione e aderiscano alle nostre proposte”.

Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, la disoccupazione giovanile, dopo la pandemia, è tornata ad attestarsi al 30% per gli under 25. L’Italia è inoltre il paese dell’Unione Europea con la più alta percentuale di giovani NEET: sono 2 milioni e 100mila i giovani di 15-29 anni non più inseriti in un percorso scolastico o formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa.

Soddisfatta Ulrike Tietze, Vice Direttrice Goethe-Institut Rom,  “la presentazione del manifesto di StartNet Youth è un momento importante che assicura la co-leadership e la partecipazione delle giovani generazioni alla nostra rete e alla nostra società. In origine avevamo stabilito che i giovani dovevano essere protagonisti e partner di StartNet, non semplicemente il gruppo target di un progetto. Dopo diversi tentativi, questo obiettivo è finalmente stato raggiunto. Voglio quindi ringraziare tutti i partner per la dedizione, l’impegno e l’energia con cui hanno reso StartNet un modello”

Per Angelika Bartholomäi, Project Manager StartNet Italia, “l’iniziativa è stata un successo perché siamo riusciti a portare i ragazzi a co-progettate e abbiamo messo in rete competenze e istituzioni. Quando abbiamo proposto il tema della transizione scuola lavoro non pensavano di trovare così tanti ragazzi intenzionati a dire la propria. C’è un fermento tra i giovani del Sud Italia che hanno voglia di prendere in mano la propria vita. La sfida ora è raggiungere i ragazzi più isolati, essere inclusivi sempre di più”

“Sono molto orgogliosa che dal progetto Gen C, di cui StartNet è partner, e in particolare da un week end trasformativo di confronto tra giovani attivi e impegnati, sia nata la rete StartNet Youth che ha lavorato alla stesura condivisa del Manifesto presentato oggi. Questo documento testimonia che i giovani hanno idee chiare e che la collaborazione intergenerazionale è uno strumento efficace per realizzare cambiamenti e impatti positivi”, ha commentato Lucia Abbinante, Direttrice generale Agenzia Nazionale per i Giovani.

“Ringrazio Startnet con cui collaboriamo da anni, per l’ostinazione e l’entusiasmo con cui hanno costruito questa rete – ha detto l’assessore pugliese per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro, Sebastiano Leo –   La pandemia ha rallentato le misure strutturali che la Regione aveva programmato su questo tema. I risultati raggiunti sono si importanti e si vedono ma sono stati ottenuti a fatica e sono certo che se non fossimo stati travolti da questa crisi, avremmo fatto molto di più. Oggi mi fa veramente piacere riscontrare nei giovani partecipanti questo spirito di costruzione. Queste 9 proposte rappresentano quello che io ho sempre pensato della transizione scuola/lavoro per questo condivido il Manifesto elaborato da loro stessi che presenta considerazioni importanti. La frase “i giovani sono il futuro” è abusata e fuorviante: i giovani sono il presente e non basta parlare il loro linguaggio ma bisogna includerli con serietà nelle politiche che li riguardano come soggetti e che invece vengono decise da adulti.