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“Unisalento4refugees”: lingua e cultura italiana per i rifugiati

LECCE – È stato presentato questa mattina presso la Prefettura di Lecce il programma di lingua e cultura italiana per rifugiati e richiedenti asilo “UniSalento4Refugees”, promosso dall’Università del Salento in collaborazione con la Prefettura e il Comune di Lecce.

Il programma mira a offrire accoglienza e a favorire l’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo sul territorio locale e nazionale, attraverso un corso base gratuito di lingua e cultura italiana. Della durata di 80 ore, il corso di svolgerà – sia online sia in presenza all’Università del Salento, nell’“Open Space” in piazza Sant’Oronzo in altre sedi messe a disposizione dal Comune di Lecce – dal 9 maggio al 22 luglio 2022.

Il corso è pensato in modalità più articolata e interattiva rispetto ai classici corsi di italiano e vede il diretto coinvolgimento degli studenti dell’Università del Salento, sia italiani che internazionali. Le lezioni saranno differenziate per “absolute beginners” e “false beginners” (a seconda del livello di partenza di conoscenza della lingua italiana), e per cominciare saranno rivolte a 30 allievi/e in presenza (oltre ai partecipanti online); successivi corsi saranno svolti sulla base delle richieste pervenute.

Il programma del corso è il seguente:

40 ore di lezioni frontali in modalità mista (in presenza – accesso con green pass base – e da remoto) tenute da insegnanti qualificati di Italiano L2 (4 ore settimanali, 2 incontri da 2 ore ciascuno);

20 ore di lezioni registrate (format “focus group”) tenute da insegnanti qualificati di Italiano L2, con la partecipazione di studenti internazionali (2 ore settimanali); le lezioni registrate saranno disponibili su piattaforma online con accesso protetto da password;

20 ore di conversazione in presenza in piccoli gruppi (un incontro a settimana di 2 ore), a cura di studenti selezionati dell’Università del Salento; all’interno di questa attività di conversazione è prevista un’introduzione alla realtà salentina, al suo territorio, alla sua cultura e tradizioni (musica, danza, arte, natura, enogastronomia e altro); su richiesta degli iscritti sarà possibile offrire ulteriori ore di conversazione.

Tutto il materiale didattico sarà messo a disposizione degli iscritti sulla piattaforma utilizzata; alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza con indicazione del livello linguistico raggiunto.

Per iscriversi occorre compilare il modulo online: https://form.jotform.com/221153714396354 (scadenza: 7 maggio 2022).

«Ringrazio il Rettore e i docenti dell’Università del Salento», dice la Prefetta di Lecce Maria Rosa Trio, «per aver promosso un progetto che, tramite l’insegnamento della lingua e della cultura italiana, si propone di realizzare una reale inclusione e integrazione sociale e lavorativa degli stranieri rifugiati e richiedenti asilo presenti nel territorio salentino, che rappresenta notoriamente un luogo di sbarco e soprattutto di accoglienza».

«Un detto turco, la lingua che insegno nella nostra Università, dice “una lingua è un uomo, due lingue sono due uomini”. Apprendere un’altra lingua significa quindi ampliare la personalità e moltiplicare le capacità espressive di ognuno di noi», sottolinea la professoressa Rosita D’Amora, Delegata del Rettore dell’Università del Salento alla Proiezione internazionale, «Ecco perché teniamo particolarmente a questa iniziativa, che mette assieme due missioni fondamentali dell’università – la formazione e l’integrazione – e siamo grati dell’appoggio e della collaborazione alla Prefettura e al Comune di Lecce».

«Il conflitto in Ucraina e il conseguente arrivo in Italia di tante famiglie, composte per lo più da donne e bambini», dichiara l’Assessora al Welfare e all’Accoglienza del Comune di Lecce Silvia Miglietta, «ha confermato una cosa che avevamo già avuto modo di appurare con i fenomeni immigratori precedenti: il principale limite all’integrazione di queste persone, che lasciano i loro paesi d’origine per ragioni di necessità, è la conoscenza della lingua. La lingua può essere un muro invalicabile oppure un ponte che ci connette con gli altri. Dipende se si è messi o meno nelle giuste condizioni di studiarla e poterla imparare. Il mio augurio è che progetti come questo, che vedono lavorare insieme le istituzioni pubbliche e l’Università, istituzione culturale per eccellenza, possano essere sempre più numerosi e creare le basi per una convivenza armoniosa con chi vivrà qui temporaneamente oppure stabilmente».

 

«Il nostro Ateneo ha scelto di definirsi, non a caso, “Università dei due mari”, e questo non solo in ragione della sua peculiare posizione geografica ma, soprattutto, per segnalare la sua vocazione all’accoglienza, proponendosi come ponte tra culture, idee, valori e saperi diversi», aggiunge la professoressa Maria Renata Dolce, coordinatrice del Programma di italiano per studenti internazionali, «Con questo programma l’Università del Salento, in raccordo con le istituzioni del territorio, intende contribuire a fare della nostra terra un luogo di incontro e di mediazione tra culture diverse, per costruire percorsi di pace, nel rispetto delle diversità culturali. Il progetto che oggi abbiamo presentato è espressione di questa visione e risponde a questo obiettivo».

«Con la nascita del Programma di italiano per studenti internazionali, il CLA si sta impegnando per far conoscere meglio la lingua italiana nel mondo», spiega il professor Thomas Christiansen, Direttore del Centro linguistico di Ateneo, «e per offrire una preparazione linguistica in italiano a studenti internazionali che vogliano venire a studiare nel nostro Ateneo. A fronte della recente emergenza umanitaria, prima in Afghanistan e poi in Ucraina, il CLA, insieme a tutta la comunità dell’Università del Salento e alle Autorità locali, ha cercato di ideare e progettare, in tempi strettissimi, forme di aiuto e sostegno per i rifugiati e richiedenti asilo».

Foto e video a cura di Annamaria Niccoli