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SSD chiude la polemica. «Club stabile e pronto a salire. Pensiamo al Pisa»

Ph Andrea Stella

«Siamo pronti tecnicamente e con costi contenuti. Questa A ce la meritiamo e ci rafforzeremo, ma ora pensiamo a vincere contro il Pisa.» Questo è in sintesi lo Sticchi Damiani pensiero che chiude ogni polemica dopo le parole in tv del socio di maggioranza relativa Renè De Picciotto.

Il banchiere italo-svizzero aveva fatto scoppiare una bomba mediatica a pochi giorni dal big match di campionato contro il Pisa. De Picciotto ai microfoni di Telerama aveva affermato come il club fosse in rosso e che, nell’eventualità di una promozione, il budget per rafforzare la rosa sarebbe stata alquanto limitato. Parole queste che hanno infuocato ancora di più il clima già scosso dalla sconfitta contro la Reggina il giorno di Pasquetta.

Per gettare acqua sul fuoco e ridimensionare la portata delle esternazioni del socio, il presidente del sodalizio giallorosso, Saverio Sticchi Damiani, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa. Il massimo dirigente ha subito voluto parlare del match che probabilmente vale il campionato. «Io, il mister e la squadra tutta siamo davvero commossi per il calore del tifo salentino che sta rispondendo alla grande e riempirà di 25000 unità il Via del Mare.» Così esordisce Sticchi Damiani.

«Per arrivare a questa partita abbiamo dovuto fare un grande lavoro sebbene non avessimo il budget che hanno avuto altre contendenti. E’ motivo di orgoglio essere arrivati a questo punto e ci teniamo ad andare in A. Contro la Reggina abbiamo giocato una partita sufficiente contro una squadra costruita per vincere. Loro hanno esultato per una vittoria inutile per la loro classifica, noi invece possiamo giocarci tutte le carte per andare in A in queste ultime sfide in quanto siamo padroni del nostro destino. Sono sicuro che i ragazzi daranno il massimo per onorare questa maglia come abbiamo deciso di scrivere all’interno delle divise.»

Sticchi Damiani passa poi a toccare la nota dolente della settimana, le dichiarazioni di De Picciotto, senza mai nominarlo. «Quello che si è detto è qualcosa di risaputo e che io ho ampiamento documentato ad inizio stagione. Il club per cinque anni non ha avuto problemi economici, poi in A abbiamo avuto una politica che ha creato dei debiti, ma oggi grazie a Corvino stiamo rientrando delle perdite con un progetto che è già ad ottimo punto. Abbiamo una rosa di calciatori di proprietà e dal prossimo anno non avremo più esuberi con contratti onerosi. Questo percorso ci permette di spendere per 23 calciatori quanto spendevamo per 6 calciatori in A due anni fa.»

Il presidente poi parla della possibile promozione. «Se dovessimo salire in A, avremo le risorse per rafforzarci permettendo a Corvino di andare anche su mercati più sicuri rispetto a quello islandese per esempio. La nostra intenzione è di salire e di restare in massima serie perché solo così un club piccolo può sperare di progettare per bene il futuro. Chi pensa che ci si possa accontentare del paracadute monetario sbaglia. Il rapporto è di 17 milioni di paracadute contro 50 milioni in caso di salvezza.»

Il presidente fa totale chiarezza sui debiti messi in evidenza da De Picciotto. «Noi non facciamo come altri club calcistici che fanno finta che i debiti non esistano. Alcuni di questi debiti sono con la Banca Popolare Pugliese e a fine stagione si estinguono da soli perché vantiamo dei crediti in Lega. Gli altri sono tutti garantiti dai soci che hanno più o meno speso in questi anni la stessa cifra per fare andare avanti il Lecce. Come detto questi debiti si stanno assorbendo con la politica iniziata quest’anno grazie a Corvino e Trinchera, i quali stanno facendo miracoli.»

In ultimo Sticchi Damiani indica la possibilità di un nuovo socio all’interno del club. «Barbetta è entrato con il 10% giorni fa. Siamo in attesa di definire una nuova entrata che avrà il peso simile a quello dell’imprenditore neretino. Una volta che sarà definito il tutto provvederemo a rinominare il Cda del club e vedremo chi nominerà De Picciotto.»