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Xylella, sui rempianti è sfida tra Pentassuglia e Pagliaro

  1. BARI – L’Assessore spiega, il consigliere replica. Botta e risposta a distanza oggi sulla vicenda Xylella tra l’assessore Pentassuglia e il consigliere regionale Pagliaro. Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro
“Per uscire dalla palude della burocrazia che rallenta la rigenerazione agricola del Salento dopo il flagello xylella – afferma il capogruppo La Puglia Domani e presidente del movimento Regione Salento – abbiamo più volte sollecitato procedure più rapide nell’istruttoria delle domande di espianto e reimpianto degli ulivi disseccati dal batterio. A novembre scorso abbiamo anche presentato un’interrogazione urgente per avere un quadro chiaro sull’iter di assegnazione dei 40 milioni disponibili per i reimpianti, stanziati con decreto interministeriale del 6 marzo 2020. Oggi l’assessore all’agricoltura, Donato Pentassuglia, rispondendo in Consiglio regionale, ha ribadito che i ritardi sono imputabili al Ministero e che soltanto il 18 agosto scorso la Corte dei Conti ha autorizzato l’erogazione di quei 40 milioni. Ha aggiunto che sono state chiesto ulteriori 700 milioni per far fronte a tutte le domande presentate, ma dal Governo non è giunta alcuna risposta ufficiale”.
“Allo stato attuale – sottolinea Pagliaro – è stato erogato solo un milione e 800mila euro a favore di 148 beneficiari. Per altre 300 istanze si sta attendendo l’esito dei controlli sulle certificazioni durc. Una fotografia che lascia ancora nel limbo dell’attesa molti agricoltori salentini, ecco perché abbiamo chiesto di velocizzare queste procedure il più possibile, per consentire il reimpianto di altre cultivar nei terreni desertificati dalla xylella”.
Pagliaro ricorda che “le conseguenze della devastazione non si fermano agli ulivi: anche i vivaisti salentini stanno pagando lo scotto di una fitopatologia che ha bloccato le esportazioni delle loro barbatelle da vite in molti Paesi mediterranei, nonostante le analisi eseguite dal Cnr di Bari abbiano dimostrato che la xylella fastidiosa non intacca la vite. Anche su questo ho presentato un’interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale, per chiedere quali azioni concrete siano state realizzate per dare attuazione alla mia mozione approvata all’unanimità esattamente un anno fa, che impegna la Giunta a fare pressing sul Ministero delle Politiche agricole e sul Governo nazionale, per consentire finalmente lo sblocco delle esportazioni delle barbatelle da vite prodotte in Salento. La situazione del comparto vivaistico viticolo salentino è sempre più drammatica: questo blocco sta producendo danni incalcolabili e gravi ricadute occupazionali, che si aggiungono al disastro xylella nel comparto olivicolo.<“
L’assessore Pentassuglia ha assicurato che si sta facendo opera di sensibilizzazione verso gli ex importatori delle nostre barbatelle. Tra aprile e maggio si terrà un convegno organizzato dall’Istituto Agronomico Mediterraneo, aperto a tutti i Paesi mediterranei, proprio per metterli di fronte alle evidenze scientifiche che escludono rischi di contaminazione da xylella tramite le barbatelle da vite salentine. “È un’iniziativa che condividiamo – afgferma Pagliaro – ma sollecitiamo un’interlocuzione diplomatica più serrata per un’opera di convincimento che possa sbloccare uno stallo immotivato, aggravato dai rincari energetici che stanno esaurendo le ultime risorse del comparto vivaistico salentino”.