Salentolive24 in diretta dal Salento

Moto elettriche, la LiveWire viene quotata in borsa

Le case motociclistiche stanno mostrando la volontà di produrre moto elettriche, anche in seguito all’intenzione da parte di alcuni governi di vietare in futuro la vendita di veicoli a benzina e gasolio. Non sarà un’evoluzione semplice, perché ci sono alcuni problemi alla base della produzione dei veicoli dovuti dalla loro dimensione, non adatta alla rivoluzione dell’elettrico. Problematiche che, però, non tutte le case motociclistiche stanno avendo.

Moto elettriche, quali sono i problemi nella produzione

Le difficoltà che le case motociclistiche si trovano a dover affrontare su questo tema non sono poche, nonostante gli investimenti siano sempre maggiori. Secondo il progetto della commissione europea “Fit for 55”, piano ambientale nel quale vengono proposte diverse soluzioni per diminuire i livelli di emissione di anidride carbonica, entro il 2035 sarà introdotto il divieto di vendita di nuovi veicoli a benzina e gasolio. Le case motociclistiche si ritrovano quindi ad affrontare non poche problematiche per rispettare questa scadenza, ormai prossima. Non a caso il mercato delle e-moto è ancora poco sviluppato e i modelli presenti sono limitati.

Il problema principale consiste nello spazio richiesto per poter inserire la batteria, di grandezza considerevole e con un peso che può superare i 100 kg, all’interno della moto. Discorso differente per gli scooter, che non richiedono una batteria eccessivamente grande e perciò non presentano problemi di peso e manovrabilità. In entrambi i casi, i modelli sono ancora in una fase embrionale di quella che, si ipotizza, diverrà comunque una produzione massiva nei prossimi anni. Tutto ciò, al momento, comporta un prezzo abbastanza alto per le due ruote elettriche già disponibili sul mercato, ma se la volontà fosse quella di acquistarne subito una, allora si potrebbe richiedere un prestito come quello offerto da Santander Consumer Bank, ad esempio. A questa produzione limitata, però, si aggiunge una delle poche eccezioni tra le case produttrici di moto elettriche: la storica Harley Davidson, che già nel 2014 aveva presentato il progetto del primo modello di e-moto.

Harley Davidson vince nel mercato dell’elettrico: LiveWire viene quotata in borsa

Il marchio, da sempre sinonimo di grandezza e iconicità quando si parla di moto, non riscontra tanti problemi nella progettazione e realizzazione di moto elettriche. Da sempre leader nella produzione di cruiser e chopper, si contraddistingue dagli altri marchi per la produzione di modelli grandi e solidi, ideali per lunghi viaggi. Per questo motivo, l’Harley Davidson è facilitata nella produzione di moto elettriche. Il primo modello della casa motociclistica, entrato in produzione nel 2019, è il LiveWire, così come viene chiamata anche la divisione dedicata alla ricerca e sviluppo dell’elettrico.

La moto ha una potenza di 150 cavalli e una batteria agli ioni di litio che garantisce un’autonomia di 225 km per un utilizzo cittadino, mentre ne garantisce 142 se utilizzata anche in autostrada.  Il progetto LiveWire ha, inoltre, annunciato la sua quotazione in borsa. Grazie all’accordo raggiunto tra Harley Davidson, la Spac AEA Bridges Impact e la KYMCO, società di moto sportive di Taiwan, la LiveWire sarà la prima moto elettrica a raggiungere tale traguardo. Gli investitori principali saranno l’AEA con 400 milioni, mentre l’Harley Davidson e la KYMCO investiranno entrambe 100 milioni. L’Harley Davidson deterrà la più ampia quota di controllo, il 74%, mentre gli azionisti di ABIC il 17% e KYMCO il 4%.