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Il Covid non ferma la voglia di fare impresa

LECCE – Sono 76.241 le imprese in provincia di Lecce, di cui 65.966 attive (dati al 31 dicembre 2021). Il saldo della nati-mortalità delle attività economiche si conferma, ancora una volta, positivo nel Salento. È quanto emerge da un’analisi condotta da Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma school of management.

Nonostante l’emergenza sanitaria innescata dal Covid-19, le aperture di nuove attività continuano a superare le chiusure. Nel corso dell’anno 2021, si sono registrate 5.126 nuove iscrizioni, contro 2.962 cancellazioni al Registro Imprese di Lecce. La variazione è, dunque, di 2.164 attività in più.

In Puglia si contano 386.801 imprese: a fronte di 21.967 nuove aperture, 14.086 hanno chiuso per un saldo positivo di 7.881 attività in più. Ce ne erano 382.535 al 31 dicembre 2020, vale a dire che il tasso di crescita si attesta al 2,06 per cento.

In Italia, ce ne sono 6.067.466: a fronte di 332.596 nuove aperture, 246.009 hanno chiuso per un saldo positivo di 86.587 attività in più. Ce ne erano 6.078.031 al 31 dicembre 2020, vale a dire che il tasso di crescita si attesta all’1,42 per cento.

Il 2021 è stato un anno di grande ripresa per le attività imprenditoriali – spiega Davide Stasi, data analyst e responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma – perché, tra gennaio e dicembre, hanno fatto registrare 332.596 nuove iscrizioni (il 14% in più rispetto all’anno precedente). A sorreggere l’economia in provincia di Lecce hanno contribuito la veloce diversificazione dei settori produttivi. Lo studio ha preso in esame tutte le imprese registrate ma soprattutto quelle attive, cioè quelle iscritte in Camera di Commercio, che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. Si tratta, quindi, di un sottoinsieme dello stock totale delle imprese registrate”.

Secondo Stasi, “nei mesi scorsi, si è pensato ad affrontare l’emergenza sanitaria, in tutta la sua gravità e, dal punto di vista economico-finanziario, ne sono stati contrastati gli effetti elargendo contributi e sussidi a favore di famiglie ed imprese. Ora si studiano le migliori soluzioni per affiancare le aziende nel loro processo di ripartenza. Si registra, in particolare, un maggiore indebitamento bancario delle imprese, un eccezionale aumento dei depositi bancari e un saldo finanziario, tutto sommato, favorevole. In particolare, l’indebitamento delle aziende rivela che le ingenti misure di sostegno varate dal Governo, per far fronte alla pandemia, abbiano contribuito a soddisfare una domanda di risorse finanziarie in buona parte determinata da esigenze precauzionali, per un’elevata incertezza sui flussi di cassa futuri”.

Per il data analyst “l’aumento dei depositi è riconducibile prevalentemente  a  imprese  con  saldi finanziari particolarmente positivi, causati,  ad esempio, dall’aver rinviato le spese di investimento. Inoltre l’accumulo della liquidità è stato sostenuto anche dal  rinvio delle scadenze fiscali e tributarie”.

In provincia di Lecce, sono attivi 21.262 esercizi commerciali all’ingrosso e al dettaglio; 9.828 ditte di costruzioni; 9.440 aziende agricole; 5.718 attività di alloggio e ristorazione; 5.372 attività manifatturiere; 3.448 altre attività di servizi; 1.878 attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese; 1.793 attività professionali e tecniche in forma imprenditoriale; 1.271 attività finanziarie e assicurative; 1.205 attività immobiliari; 1.129 servizi di informazione e comunicazione; 1.122 ditte di trasporto e magazzinaggio; 1.018 attività artistiche, sportive e divertimento; 719 operano nella sanità e assistenza sociale; 380 nel campo dell’istruzione e 383 non ancora classificate.