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Polo pediatrico, le associazioni “chiamano” Emiliano

LECCE – Da un lato incassano il sì di Emiliano, dall’altro lo incalzano. Prosegue la battaglia delle associazioni che fanno parte di SoloxLoro, la rete nata per sostenere la nascita del Polo pediatrico del Salento. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha assicurato che il progetto del Polo pediatrico del Salento verrà finanziato dalla Regione. Nello specifico si farà ricorso ai fondi per l’edilizia sanitaria fondi stanziati dal Governo centrale alla Regione. “L’assistenza ospedaliera pediatrica – ha rassicurato Emiliano – si caratterizzerà, nella Regione Puglia, per la presenza di tre poli ospedalieri di secondo livello, il primo al Giovanni XXIII di Bari, il secondo a Foggia presso gli Ospedali Riuniti e il terzo a Lecce nell’ospedale Vito Fazzi”.

“L’aver individuato con certezza le fonti di finanziamento al progetto relativo alla realizzazione del Polo pediatrico del Salento – spiega il presidente dell’associazione Tria Corda Antonio Aguglia, a nome di tutte le associazioni-  rappresentano di per sé una buona notizia per tutto il territorio, soprattutto per quei genitori che attendono da anni di poter curare i loro figli all’interno di una struttura sanitaria leccese evitando così di essere costretti ad intraprendere faticosi e dispendiosi viaggi della speranza lontano dal Salento”.

Un tassello in più. Ma non basta. Le associazioni chiedono un incontro con Emiliano per fare il punto della situazione: “Al fine di riannodare i fili di un percorso che non è mai stato interrotto invitiamo il presidente Emiliano a partecipare ad un incontro con tutte le associazioni che fanno parte della rete SoloxLoro, nata per dare forza e sostegno al progetto del Polo pediatrico. Sarà l’occasione per scandire le tappe che ci separano per raggiungere l’agognato obiettivo, a cominciare dal primo atto formale previsto per il finanziamento del progetto. Un progetto non più procrastinabile: le sofferenze e le difficoltà oggettive – in termini organizzativi e di personale – che si registrano, in particolare, nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi stanno lì a dimostrare la necessità di spingere sull’acceleratore per dare risposte immediate e concrete ai piccoli ospiti del Fazzi e ai loro familiari. La nostra battaglia, dunque, proseguirà fino a quando non si riuscirà a tagliare l’ambito traguardo. Continueremo ad essere le sentinelle del territorio per difendere la dignità e il rispetto dei bambini”. Il tempo delle parole è finito. Ora servono atti concreti.