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Gli studenti leccesi vogliono sicurezza: “Dovete ascoltarci”

LECCE – Un’assenza collettiva per manifestare contro la gestione della pandemia nelle scuole, evitando così gli assembramenti. Questo lo scopo della mobilitazione collettiva organizzata oggi dagli studenti Rappresentanti delle scuole della Provincia di Lecce: “Noi rappresentanti d’istituto della provincia di Lecce, in qualità di portavoce degli studenti, abbiamo ascoltato i loro dubbi e le richieste sul rientro a scuola in presenza e siamo arrivati alla conclusione che, attualmente, non sarebbe opportuno o, perlomeno, sarebbe molto rischioso rientrare in classe in questo momento in cui si registra un picco pandemico a causa dei numerosi contagi che strutture scolastiche e trasporti pubblici non adeguatamente messi in sicurezza, potrebbero moltiplicare.

Oltre ai suddetti aspetti tecnici, ci teniamo a rappresentare anche le posizioni di tutti quegli studenti che pur contenti di essere ritornati in classe, non possono comunque vivere la socialità e la normalità scolastica a causa di tutte le restrizioni e le regole limitanti che, purtroppo, la pandemia comporta; ciò è aggravato anche dalla paura motivata di infettare o infettarsi.

Molti obbietteranno che, poiché il governo ha ritenuto di lasciare aperte tutte le attività per conferire un maggiore valore risolutivo alla campagna vaccinale, a maggior ragione la scuola debba rimanere aperta e in presenza visto che, se non in classe, gli alunni si possono incontrare in ambiti extrascolastici.

A ciò rispondiamo che pur ritenendo plausibile questa obiezione, essa non è del tutto vera o, non è vera per la maggior parte di noi in quanto molti hanno dimostrato più maturità rispetto al resto della popolazione italiana che pensa solo a giudicarci in un momento in cui invece stiamo aprendo gli occhi sulla realtà che ci circonda e stiamo legittimamente esprimendo le nostre idee.

Sono due anni che ci fanno promesse rimaste tutte disattese, come ad esempio quelle sui miglioramenti dei trasporti.”

Quello che gli studenti chiedono è: l’implementazione ed il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico; la distribuzione gratuita di mascherine FFP2 nelle scuole e la DAD facoltativa almeno fino alla regressione del picco pandemico.

E concludono “Invieremo inoltre una lettera alla regione per sottolineare le nostre richieste, sperando in una tempestiva risposta. Noi ci faremo sentire, non staremo più zitti, è ora di darci voce!”