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Incantarium, magia e scienza al Teatro Verdi

BRINDISI – La grande meraviglia della scienza che incontra la magia. Ha per titolo «Incantarium. La Magia della Scienza» ed è l’iniziativa per grandi e bambini in programma nel foyer del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, giovedì 23 dicembre alle ore 17 e in replica alle 18.30 e alle 20. L’ingresso è gratuito, previa prenotazione al numero del botteghino T. 0831 562554, dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16.30-18.30, e consentito solo con Green Pass Rafforzato. «Incantarium» fa parte della rassegna «Un mare di festività. Natale a Brindisi», organizzata dal Comune di Brindisi con la partecipazione del Distretto Urbano del Commercio e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Una straordinaria mostra-spettacolo basata su una selezione dalla rara collezione di antichi oggetti e installazioni magico-scientifiche dell’illusionista e fantasista Alexis Arts, artista riconosciuto a livello internazionale, vincitore di sette Guinness World Records.

Un viaggio nelle emozioni e nella meraviglia che solo la magia della scienza può dare riscoprendo grandi scienziati e intellettuali che hanno osato immaginare e sfidare l’apparente impossibile. Il pubblico sarà accompagnato in un tour magico-scientifico nel corso del quale attraverso saranno presentate, attraverso illusioni e racconti fantastici, le installazioni che formano la mostra. Saranno anche esposte lettere autografe originali di Guglielmo Marconi, Thomas Edison, Albert Einstein, George Melies, David Brewster, Charles Darwin e i fratelli Lumière, con alcuni loro reperti originali e diversi altri strumenti antichi. I tour saranno coadiuvati da un team di divulgatori scientifici che interagiranno magicamente con il pubblico creando un’atmosfera immersiva in una celebrazione della scienza dell’impossibile.

La mostra si articola in tre aree: la prima è dedicata alla “Reverspective Art”, che comprende opere realizzate con una tecnica che permette di cambiare la visione prospettica in base al punto di osservazione. Il disegno – che solo un disegno non è – sembra muoversi con l’osservatore. Camminando intorno al quadro esposto, infatti, da ogni angolazione sembra avere una diversa prospettiva, ed è solamente guardandolo di lato che si può notare il suo essere in rilievo. La seconda aerea è pensata per i più piccoli, proiettati verso la realizzazione di grandi obiettivi, come il volo dei pollini che raggiungono nuove mete e trasformano prati in fiori. Un’installazione permette il volo di piccole creazioni artistiche che danno vita a illusioni in natura come il mimetismo e altri fenomeni naturali. La terza è l’area photo-opportunity nella quale il visitatore fissa in immagini un ricordo dell’esperienza.

Il tour è declinato secondo tre parole chiave legate al tema del viaggio: la prima è “comunicare”, testimoniata da una lettera di Thomas Edison con una sua antica lampadina e da una missiva di Guglielmo Marconi che si accompagna a una valvola legata alle invenzioni e alle sperimentazioni nel campo delle trasmissioni radio. La seconda parola è “esplorare”, cui fa riferimento una selezione di apparecchi scientifici che portano lo spettatore alla conoscenza delle diverse tecniche di osservazione. Ed “osservare” è proprio la terza chiave magica di «Incantarium», cui si lega una selezione di antichi “kaleidoscopes” assieme a una lettera autografa di David Brewster, scienziato scozzese, inventore del primo kaleidoscope nel 1816. Ma l’osservazione della realtà può essere alterata da un’illusione, come accade in un ologramma o nella installazione sul teorema di Bernoulli presente nella mostra. Il tour magico-scientifico si conclude con altre installazioni che sovvertono il principio di alcune leggi della fisica, come il congegno che fa “salire l’acqua al contrario”.