1

Rissa e tentato omicidio: arrestato 30enne di Oria

ORIA – Questa mattina gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria della Stazione dei Carabinieri di Oria hanno arrestato un 30enne del luogo, pregiudicato, per tentato omicidio nei confronti di due persone. Inoltre hanno eseguito una ordinanza applicativa dell’obbligo di dimora nei confronti di altre quattro persone.

Le indagini hanno accertato che nella notte del 5 luglio 2020, nel centro storico di Oria, per motivi di carattere familiare, era sorta un’animata discussione tra un 41enne ed una 43enne, nei confronti di un 25enne, che ben presto è degenerata in una vera e propria rissa con reciproche violenze fisiche; durante la rissa sono intervenute tre persone, tra cui un 58enne e 30enne entrambi di Oria, a difesa del più giovane. Alla base della vicenda vi era la burrascosa relazione sentimentale tra il 25enne e la figlia del 41enne. L’animata rissa è stata interrotta dall’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri allertata da numerosi cittadini. Poche ore dopo, il 30enne ha sparato da una distanza di circa 40 metri, colpendo il lunotto posteriore di un’autovettura in movimento con a bordo due giovani del luogo, estranei alla vicenda, con il chiaro intento di colpirli mortalmente. La precisa ricostruzione degli investigatori ha accertato che la traiettoria dei colpi dimostrava l’intento di colpire i ragazzi alla testa, e che per puro caso questo non era avvenuto.

L’attività d’indagine è stata particolarmente difficile a causa dell’omertà manifestata dai potenziali testimoni oculari, probabilmente timorosi di eventuali ritorsioni da parte degli indagati. Ciò nonostante, le risultanze investigative e le prove raccolte hanno consentito di dimostrare la responsabilità del 30enne arrestato, quale esecutore materiale in ordine al delitto di tentato omicidio e di porto illegale di arma da fuoco.

Dopo la rissa solo il 41enne ha riportato lesioni personali, con una prognosi di dieci giorni, mentre gli altri partecipanti non hanno ricorso a cure mediche. Le perquisizioni svolte non hanno consentito di ritrovare l’arma utilizzata.