1

Piano per l’accessibilità, monitorati 13 chilometri da Porta Rudiae a viale Japigia

LECCE – Un lavoro certosino di rilievo, misurazione e analisi di tutti gli elementi che limitano la piena vivibilità degli spazi pubblici. È quello effettuato dal Laboratorio Comunale per l’Accessibilità struttura tecnico-amministrativa costituita dall’amministrazione comunale che accompagna il Comune di Lecce verso la redazione del Piano per l’Accessibilità. Uno strumento di pianificazione che consentirà alla città di conoscere e successivamente intervenire per migliorare il livello di accessibilità degli edifici e spazi pubblici a tutti i cittadini, in particolare le persone con disabilità.

Negli ultimi mesi i professionisti del Laboratorio Comunale dell’Accessibilità, uno staff multidisciplinare costituito da tre architetti e un sociologo, ha operato nell’area pilota condivisa ed approvata dal Consiglio comunale come prima “porzione” di città sulla quale intervenire.
Le rilevazioni e i sopralluoghi portati avanti in questi mesi hanno permesso di mappare tutte le criticità e di costituire un database di dati significativi in tema di accessibilità degli spazi pubblici che saranno analizzati e sulla base dei quali si definirà una pianificazione specifica.
Le attività di rilievo hanno coinvolto, oltre ai tecnici, le associazioni e gli enti che si occupano di disabilità, le organizzazioni di categoria ed i singoli cittadini, con i quali il Laboratorio ha effettato più di 150 incontri, 13 sopralluoghi, 15 focus group e 20 interviste qualitative che hanno dato vita a un piccolo corpus partecipativo (Gruppo di Lavoro Permanente) che collaborerà alla redazione del Piano.
L’area pilota, sulla quale il team del Laboratorio ha focalizzato la sperimentazione, riguarda un campione significativo della città: una superficie di 55 ettari che si sviluppa lungo l’asse viario che da Porta Rudiae raggiunge Viale Japigia. Sono stati così presi in esame circa tredici chilometri lineari suddivisi in 154 tratti stradali, 60 incroci, 175 attraversamenti pedonali, 6 fermate del trasporto pubblico, 11 piazze, una galleria commerciale, un giardino pubblico, 5 aree parcheggio, 14 edifici di proprietà comunale, 5 uffici comunali, un museo, un mercato, una chiesa, 3 edifici scolastici.
Spazi pubblici nei quali sono stati mappati circa 4.000 punti tra attrezzature urbane, infrastrutture di mobilità ed “elementi ostacolo” sui quali verranno programmati gli opportuni interventi di adeguamento/miglioramento, secondo un ordine di priorità.
Il lavoro di rilevazione nell’area pilota è stato presentato nel pomeriggio di giovedì 14 ottobre alle Officine Cantelmo del team del Laboratorio, alla presenza delle associazioni che hanno collaborato ai rilievi, del sindaco Carlo Salvemini, degli assessori all’Accessibilità Silvia Miglietta e ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci e del Professor Antonio Lauria, docente presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e Direttore dell’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab, tra gli ispiratori in Italia del modello di Piano per l’Accessibilità.
Il lavoro del Laboratorio ha coinvolto 67 associazioni, due fondazioni, oltre a sindacati, alle istituzioni, alle organizzazioni di categoria ed agli ordini professionali. A fare il punto della situazione sono state le architette Monica BercigliDora UricchioFrancesca Raimondi e il sociologo Giuseppe Gaballo selezionati in sinergia con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo e il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.
Prossima fase del Programma Operativo per la redazione del Piano per l’Accessibilità sarà la pianificazione sull’area pilota, che consentirà di mettere a punto linee guida con direttive e indicazioni che guideranno i tecnici nella successiva progettazione.
Per la prima volta la città ha contezza su un’area pilota determinata dal Consiglio comunale del lavoro che c’è da fare per rimuovere tutte le barriere che impediscono a tutti i cittadini di sentirsi inclusi nello spazio pubblico – dichiara l’assessora all’Accessibilità Silvia Miglietta – è una lavoro fondamentale, svolto ricorrendo finalmente non a segnalazioni occasionali ma a rilievi scientifici, che ci hanno fornito una mappatura precisa delle criticità da rimuovere e delle quali le progettazioni che ricadranno in quell’area dovranno tener conto ai fini della rimozione di ogni barriera. Ringrazio le associazioni che si sono messe al fianco del Laboratorio e dell’amministrazione comunale, in questo lavoro paziente ma necessario per fare un vero salto di qualità nelle modalità con cui si affronta il tema dell’accessibilità”.
Il Laboratorio Comunale per l’Accessibilità rappresenta un’esperienza pioniera e una miniera di buone pratiche che ci hanno consentito di partire davvero da un ripensamento partecipato dello spazio pubblico per programmare insieme la rimozione degli ostacoli che impediscono a tutti di sentirsi pienamente accolti – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci – la redazione del Piano per l’Accessibilità e le progettazioni degli interventi impegneranno il Comune in un lavoro di medio periodo in un’opera significativa, composta da piccoli e grandi interventi, che renderà Lecce finalmente una città per tutti. Dopo l’Area Pilota occorrerà rivolgere l’attenzione a tutti gli altri quartieri, nei quali comunque in questi mesi abbiamo incrociato le progettazioni e gli interventi in corso con le competenze del Laboratorio, migliorandone gli standard di accessibilità e anticipando il lavoro di rimozione delle barriere. Ringrazio gli uffici dell’assessorato ai Lavori Pubblici, il dirigente Puce e la rup Cappello per il prezioso lavoro di guida e supporto al team del Laboratorio”.