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Cure domiciliari: intesa Stato-Regioni. Ma i Comuni chiedono di essere coinvolti

BARI – Lo Stato e le Regioni hanno finalmente sottoscritto l’Intesa che stabilisce i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l’autorizzazione all’esercizio e i requisiti richiesti per l’accreditamento delle cure domiciliari. Il Pnrr prevede un investimento di 4 miliardi di euro a riguardo per portare l’assistenza pubblica e le cure più appropriate in casa dei pazienti.

L’assistenza domiciliare risulta efficace perché umanizza i percorsi di cura ed assistenza, non solo per i pazienti ma anche per le famiglie che spesso si vedono costrette a farsi carico della gestione di situazioni spesso di estrema complessità. Il nuovo sistema di autorizzazione e accreditamento fissa requisiti elevati ed omogenei per tutti i soggetti che erogano tali servizi e garantirà cure con standard avanzati e della medesima qualità su tutto il territorio nazionale demandando alle Regioni (e alle Province Autonome) l’attuazione delle disposizioni dell’intesa. Alla luce di ciò l’Anci Puglia chiede che l’Intesa venga estesa, sia a livello di programmazione che di gestione, anche ai Comuni.

“Lanciamo un appello al Presidente nazionale Antonio Decaro, affinché si faccia promotore dell’iniziativa presso la Conferenza Stato Regioni e la Conferenza Stato Città e Autonomie Local”, ha sottolineato Filippo Melchiorre (delegato alla Sanità Anci Puglia).” I Comuni, che costituiscono il primo livello amministrativo a contatto con i cittadini, sono Enti capaci di coniugare le esigenze specifiche espresse dal territorio, unitamente alle competenze organizzative in materia socio sanitaria”, ha concluso Melchiorre.