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La Notte della Taranta e “la pizzica di liberazione”

MELPIGNANO – La Notte della liberazione, l’edizione numero 24 de La Notte della Taranta inizia con la “pizzica della liberazione”, un brano scritto dal maestro concertatore Enrico Melozzi, un inno che porta il ritmo della terra salentina, nato dopo i mesi difficili del lockdown. A seguire รจ la voce narrante Al Bano insieme alle due orchestre: l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta e l’Orchestra Notturna Clandestina a cantare il suo brano Na Na na. Super ospiti il trio Il Volo con Calinitta in grico. Madame, maestra concertatrice, sul palco del concertone di Melpignano canta e balla, interpretando intensamente i brani della tradizione e il suo Marea, riarrangiato per l’occasione con innesti del brano salentino “Aria caddhipulina”. Suggestiva e intensa l’interpretazione di Rondinella durante la quale l’artista indossa un abito straordinario interamente realizzato al telaio ideato dalla designer Annalisa Surace di IJO’. Madame, canta, interpreta e scrive parole nuove, contemporanee, cantando l’amore sofferto del brano “Dici ca nu me voj ca su piccinna”. Anche l’Orchestra Residente ricontestualizza brani della tradizione: con “Fimmine Fimmine” dal Salento arriva un messaggio di Pace.

Il concerto si chiude con la “Pizzica di Aradeo” regalando ancora una volta emozioni al pubblico presente davanti ad una scenografia di luci e luminarie e dell’ex convento degli Agostiani a Melpignano, con le sue porte aperte per la prima volta nella serata de La Notte della Taranta.