Manca ancora qualche tassello, ma il Lecce di Marco Baroni non è più nella pelle di iniziare questa nuova stagione. La prova generale avverrà domani nei Paesi Bassi (fischio di inizio alle 18.30), contro l’Heerenveen, formazione che milita nel massimo torneo olandese. «Sono contento di poter affrontare una squadra forte, fisica e con tanto dinamismo in un test internazionale» Afferma il neotecnico giallorosso in conferenza stampa. «Non mi piace parlare di amichevoli perché voglio vedere nella squadra sempre la determinazione per vincere. Si potranno cambiare anche tutti e undici i calciatori che scenderanno subito in campo, ma non voglio che sia considerata come una gara amichevole, ma di una chance di mettersi in mostra per chi giocherà».
Baroni parla poi del lavoro svolto nel periodo in Trentino e di come la squadra si appresti a cominciare la stagione. «Dopo il match contro il Vicenza ho voluto ringraziare il gruppo per come ha lavorato durante il ritiro. Queste due settimane sembrano poche, ma serviranno per capire ancora di più ciò che voglio in campo. Voi mi chiedete se è migliorato l’assetto difensivo, ma nel mio modo di vedere il calcio deve essere tutto il resto della squadra che deve supportare la difesa. Non ci deve essere staticità, ma un assetto che crei aggressività e pressing ad iniziare dall’attacco.»
L’attacco è il reparto dove il Lecce dovrà andare sul mercato con tre pedine da inserire nel tridente. Intanto, però, ad Heerenveen Baroni farà ancora affidamento su Paganini, un giocatore che dovrebbe essere in partenza secondo i piani della società. Solo lui, dei possibili partenti, è stato convocato per la trasferta internazionale. A Lecce resteranno Vigorito, Meccariello e Pisacane che ormai non rientrano più nei piani societari. Discorso differente per Vera che sta convincendo il tecnico. «Vera ha grandi potenzialità, ma non voglio mettergli pressione di dover dimostrare a tutti i costi che merita di restare. Era in uscita, ma in questi test voglio capire se è il calciatore promettente che ci si attendeva. Davanti ci manca qualcosa sugli esterni, un ruolo determinante per il mio tipo di gioco. Il mercato non è facile per nessuno, ma la società si sta muovendo con accortezza per trovare dei calciatori che siano importanti.»
Baroni sta sperimentando anche nuovi ruoli per alcuni elementi, soprattutto giovani. «I giovani devono aprirsi a nuovi ruoli, se ne hanno le possibilità. Hjulmand sta giocando da interno perché Blin è più play di lui e in quella posizione può far bene. Helgason ha corsa e un tiro poderoso, può fare quindi anche l’esterno, bisogna però capire che questi ragazzi hanno bisogno di tempo perché stanno immagazzinando tante nozioni nuove.»
In conclusione Baroni parla del clima che ha trovato qui a Lecce. «C’è molta passione e determinazione nel gruppo di persone che lavora per il club. Questo mi fa piacere ed è fondamentale per far bene. Può essere un valore aggiunto per i ragazzi che dovranno capire quanto l’ambiente ci tiene alla squadra e quanto questo deve trasformarsi in un senso di appartenenza forte da parte della squadra.»