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A Francavilla Fontana si inaugura “Frammenti di vita artistica”

FRANCAVILLA FONTANA – Tre nomi, tre talenti, tre vite vissute in luoghi diversi ma accomunate da due legami particolari: quello di sangue e quello con l’arte.

È difatti proprio l’arte, la pittura nello specifico, che unisce i cugini Michele e Tony Martina e Michele Cinieri. Tre modi diversi di dipingere, ben distinti, ma comunque capaci di saper infondere tanto negli di chi posa gli occhi sulle loro tele.

Le loro opere saranno esposte nella sala Leonardo del Castello Imperiali di Francavilla Fontana, paese natale dei tre cugini che, nonostante abbiamo poi preso strade differenti, scegliendo di vivere in altre città, hanno in un certo senso mantenuto sempre un legame vivo con le loro radici.

La mostra sarà inaugurata mercoledì 28 luglio, alle 19, alla presenza del sindaco della città degli Imperiali Antonello Denuzzo, dell’assessore alla Cultura Maria Angelotti, e degli stessi artisti. Unico assente Tony Martina, purtroppo venuto a mancare improvvisamente qualche anno fa. L’evento è, infatti, anche un’occasione per ricordare il suo estro e la sua carriere densa di successi.

A relazionare sui lavori esposti il prof. Domenico Camarda, a chiudere l’evento l’intervento di Michele Cinieri e del giornalista Pietro Filomeno.

Tony Martina è nato e vissuto a Londra, dove era considerato uno dei nomi più influenti dell’arte contemporanea. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, il Prix de Rome, ha esposto in tutto il mondo.

Michele Cinieri è nato a Francavilla Fontana, ma si trasferisce per lavoro in Francia, dove attualmente risiede e ha studiato iscrivendosi presso l’Accademia di Belle Arti d’Aix-en.Provence. I suoi lavori da sempre riscuotono successo di critica e pubblico, ha vinto diversi riconoscimenti tra cui il Primo Premio “Mediteranée Porte des Maures”.

Michele Martina, nato a Francavilla Fontana, si forma da autodidatta. È soprannominato “il  pittore amico delle oche”, per via delle sue pitture dedicate proprio alle oche. È stato premiato a Milano con medaglia d’oro e menzione d’onore per il dipinto “Casale Piemontese”.