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Furti a raffica in casa, sgominata una banda nel brindisino

BARI- Agivano in due, mentre un terzo complice era fuori ad attenderli alla guida di un’auto, in pieno giorno e a volto scoperto, indossando spesso solo la mascherina chirurgica e/o cappellini con visiera, utilizzando una stessa e sola autovettura (Fiat Bravo di colore grigio), per raggiungere ed allontanarsi dagli obiettivi. Una banda collaudata che ha messo a segno una serie di furti in alcune abitazioni del brindisino. Dopo accurate indagini la banda è stata sgominata.

Questa mattina, a Bari, i militari delle Compagnie dei Carabinieri di Brindisi, Fasano e San Vito dei Normanni – supportati nella fase esecutiva da quelli del Comando Provinciale di Bari – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, Maurizio Saso, su richiesta della locale Procura della Repubblica (direzione e coordinamento del Pubblico Ministero Alfredo  Manca), nei confronti di 3 persone indagate al momento per furti in abitazioni in concorso (almeno otto fatti di reato accertati, consumati o tentati, in provincia di Brindisi).

L’indagine è stata condotta dagli Ufficiali di Polizia guidiziaria del Nor della Compagnia dei Carabinieri di Brindisi, in un brevissimo lasso di tempo, a seguito di un considerevole incremento dei furti in numerose abitazione nella provincia di Brindisi avvenuti tra il 29 marzo e il 17 aprile 2021.

L’attività investigativa ha consentito di rilevare l’operatività di un gruppo di individui, caratterizzato da un elevato grado di organizzazione e specializzazione, dedito ai furti in abitazione, e con un comune modus operandi nell’effettuazione dei furti.

In particolare, le indagini hanno permesso di ricostruire otto episodi di furti in abitazione, tra consumati e tentati, avvenuti nei Comuni di Montalbano di Fasano, Cisternino (frazione Casalini), Carovigno, San Vito dei Normanni, San Pietro Vernotico (tre) e Latiano. Tre persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale il 20 aprile scorso, quando militari della Compagnia Carabinieri di Brindisi ingaggiarono un rocambolesco inseguimento con i tre che non si femarono neppure allorquando i militari decisero di attivare i dispositivi luminosi e acustici. Inseguimento che è proseguito, ad alta velocità, per circa 35 minuti percorrendo oltre 30 km, per poi terminare sulla complanare strada statale 7 a Brindisi grazie all’accerchiamento da parte di numerose pattuglie di Carabinieri, nel frattempo intervenute sul posto. Dei tre indagati uno si trova al momento in carcere mentre gli altri due sono ai domiciliari.