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Torre Chianca, parcheggio occupato dai Rom: “E’ una vergogna!”

“Quello che sta accadendo a Torre Chianca è una vergogna, un’offesa ai cittadini che sono costretti a subire una situazione di grave disagio a causa di un’Amministrazione che non sa garantire e tutelare i loro diritti, ma che difende, invece, i “non diritti” di quelli che cittadini non sono.
La marina leccese versa nel degrado più assoluto, costretta a fare i conti con un gruppo di Rom che l’hanno letteralmente invasa, provocando problemi non sono logistici, avendo occupato l’intera area destinata al parcheggio; ma anche di natura ambientale, sanitaria e di sicurezza per le famiglie residenti e per i turisti che in questo periodo la affollano.

E’ inaccettabile che un cittadino che paga le tasse si ritrovi a dover lottare con gente che non ha il minimo rispetto né per le persone, né per i luoghi, né per la tutela dell’ambiente. Il problema è annoso e anche noi come Amministrazione ci siamo trovati a doverlo gestire, facendo sgomberare il campo più volte attraverso l’intervento delle forze dell’ordine; e ogni volta che i Rom tornavo a occupare l’area, gli agenti della polizia locale tornavano per farla sgombrare. E’ inammissibile che i cittadini, piuttosto che sentirsi tutelati si ritrovino abbandonati. Il sindaco Carlo Salvemini assiste a questo scempio senza prendere alcuna posizione seria per far sgomberare il campo e, una volta effettuato lo sgombero, far presidiare la zona continuamente. E’ l’unico modo per evitare che questa gente torni; è l’unico modo per tutelare i cittadini, la loro serenità, il loro sacrosanto diritto di poter usufruire di un luogo che è demaniale e, soprattutto, è l’unico modo per tutelare la loro salute; considerato che il conferimento corretto dei rifiuti non è certo un priorità per questa gente.

In un periodo così complicato come quello della pandemia, in cui l’igiene e l’attenzione per non favorire i contagi e per non generare altre infezioni, sono comportamenti prioritari; è assurdo che il sindaco non si preoccupi della salute dei cittadini della quale, peraltro, è dirittamente responsabile.

Vorrei capire con quale coraggio poi Carlo Salvemini invita i leccesi a osservare le regole anti contagio per la tutela della salute pubblica, quando lui è il primo che non la tutela; e infine, con un’importanza sociale diversa, ma pur sempre rilevante, vorrei sapere come fa a chiedere la tassa per lo smaltimento dei rifiuti a quei cittadini costretti a vivere nel lerciume che questa gente produce nell’ambiente in cui loro stessi vivono.

Se la polizia Locale presidiasse Torre Chianca con la stessa attenzione e con la stessa solerzia con le quali multa gli automobilisti, probabilmente avremmo una Torre Chianca più pulita, vivibile e ospitale; per il bene dei cittadini, dei turisti e quindi anche dei commercianti. Invece si assiste a un triste scenario che lascia sconcerto, rabbia e tanta tristezza, perché alla fine l’unico che ne esce sconfitto è il cittadino”.