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Polizia, “appena due unità in più per la stagione estiva”

LECCE  – Dopo tanti mesi, finalmente, si sta provando a riprendere una vita quasi “normale” lasciandosi alle spalle, almeno in parte, difficoltà e sofferenze dovuti alla pandemia da Covid 19. Anche per gli operatori della Polizia di Stato i “ritmi” e i “servizi” si stanno, giorno per giorno, intensificando con il riprendere di manifestazioni pubbliche e iniziative di ogni tipo. Per la verità, quegli stessi operatori appartengono alle categorie di lavoratori che non hanno mai smesso di prestare il loro servizio negli ultimi diciotto mesi, mettendosi a disposizione nei momenti più difficili della pandemia pagandone lo scotto. Come ha dichiarato pubblicamente il Capo della Polizia, Prefetto Lamberto Giannini, durante la pandemia circa diecimila poliziotti, almeno un operatore su dieci, ha contratto il Covid19 a causa del suo lavoro e questo la dice lunga sull’attività svolta da tutti gli agenti.

Come consuetudine in questo periodo, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza predispone un “Piano per il Potenziamento dei Servizi di Vigilanza Estiva” che, come al solito, non è nemmeno un pannicello caldo per la nostra Provincia. Quest’anno, infatti, per la Polizia di Stato vi saranno quattordici colleghi in più, dal 19 luglio al 22 agosto, di cui dodici però già in forza al Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce quindi già presenti sul territorio, che saranno solo ridistribuiti. Ergo, i rinforzi per la stagione estiva, di fatto, ammontano ad appena due unità- Un paradosso finito nel mirino della Cgil che ha denunciato tale situazione: “Nemmeno stiamo a porre l’accento sul fatto che, nello stesso periodo, molti di più saranno i colleghi che andranno in pensione. Fa pensare il fatto che qualche politico locale abbia rivendicato, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, questo “brillante” risultato. In ogni caso, anche se le unità di rinforzo fossero state alcune decine, si sarebbe solo trattato di un’operazione di passaggio tra vasi comunicanti, la classica coperta cortissima che per coprire l’eventuale lacuna che si apre a Lecce ne provoca un’altra, o più di una, in un’altra realtà con soluzioni estemporanee e senza ricadute reali e utili sul territorio”.

“La realtà- afferma il segretario generale del Silp Cgil Lecce, Antonio Ianne – è che siamo in una ormai annosa assenza di reali politiche per le assunzioni nonostante gli impegni presi, che stanno portando al collasso il Comparto Sicurezza cui sono chiesti sempre più controlli, quelli per il Covid19 sono solo una parte di quelli normalmente svolti, con sempre meno personale, sempre più anziano”. Ed è ancora lettera morta il rinnovo del contratto per il comparto poliziam scaduto da più di 900 giorni, “nonostante le promesse del Ministro per la Pubblica Amministrazione,  Renato Brunetta”.