“Liberi dalla droga – Mai schiavi”, flashmob di Fratelli d’Italia
LECCE – Si è tenuto oggi, nello spazio antistante il Convitto Palmieri, un flash mob organizzato da Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale sul tema “Liberi dalla droga – Mai schiavi”, alla presenza del coordinatore provinciale Saverio Congedo, del coordinatore del movimento giovanile Donato Carbone, dei consiglieri regionale Antonio Gabellone e provinciale Massimo Manca, dei consiglieri del capoluogo Roberto Giordano Anguilla e Andrea Guido e di altri dirigenti del Partito.
L’iniziativa rientra nella campagna di informazione e sensibilizzazione lanciata dal Fratelli d’Italia su tutto il territorio nazionale in occasione della Giornata Internazionale contro le tossicodipendenze ed il traffico illecito di droga che si celebra ogni anno il 26 giugno, come previsto dalla risoluzione ONU 42/112 del 1987.
“Con questa iniziativa – dichiara Saverio Congedo – Fratelli d’Italia intende rivolgere un sentito ringraziamento alla magistratura e alle Forze dell’Ordine per l’impegno quotidiano profuso nell’azione di contrasto al traffico e allo spaccio di droga e agli operatori pubblici e privati (Sert, servizi sociali, comunità) per l’attività di prevenzione e reinserimento che con generosità portano avanti per difendere i nostri ragazzi dai mercanti di morte.”
“Ma soprattutto- continua- per lanciare un messaggio ai nostri ragazzi, proprio da uno dei luoghi simbolo della movida leccese, sul fatto che la droga non è un momento di trasgressione, un diritto o una libertà civile da difendere, ma un vero e proprio dramma sociale che distrugge la vita, devasta le famiglie, rende schiavi di mafie e criminalità organizzata che da questo dramma ottengono ricchezza e potere”.
“Ma soprattutto- continua- per lanciare un messaggio ai nostri ragazzi, proprio da uno dei luoghi simbolo della movida leccese, sul fatto che la droga non è un momento di trasgressione, un diritto o una libertà civile da difendere, ma un vero e proprio dramma sociale che distrugge la vita, devasta le famiglie, rende schiavi di mafie e criminalità organizzata che da questo dramma ottengono ricchezza e potere”.