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Il Lecce riparte. SSD: «Crescere con i conti in ordine»

LECCE – Dopo il deludente finale di torneo che ha portato all’esonero di Eugenio Corini, il Lecce riparte e lo fa dalla splendida location di Palazzo B/N, dove si è tenuta in mattinata una conferenza stampa con tutti i soci del club e con la presenza del Direttore dell’Area tecnica, Pantaleo Corvino. La sede è stata la stessa di altre conferenze dello scorso settembre, una cornice molto bella e di proprietà dell’azionista di maggioranza relativa della società, quel René De Picciotti, che molti pensavano volesse disimpegnarsi da ulteriori sacrifici nel club salentino.

De Picciotto, invece, ha messo in chiaro di come voglia accogliere l’invito del presidente Sticchi Damiani di partecipare in maniere più attiva delle sorti del Lecce, dando alla società, una piega più aziendalista e meno basata sul cuore.

«Ringrazio tutti i dipendenti del club per il lavoro svolto fino ad ora». Così esordisce davanti ai microfoni l’imprenditore italiano con tanti anni di esperienza in Svizzera.«Non sarò un tifoso di prima fascia, ma ci tengo al Lecce e conosco bene il calcio. Nel mondo anglosassone non sarebbe mai capitato quello che è successo alla nostra squadra che è mancata di grinta nello sprint finale».

La mancata promozione è stata una botta non indifferente per tutto il quadro societario. «I tempi odierni sono particolari e non è facile portare i conti in ordine con le spese folli viste in passato.» Così continua De Picciotto.«Dobbiamo essere rigorosi per riparare ai rigori sbagliati sul campo ed essere cauti per rispetto dei tifosi, altrimenti il rischio è quello di precipitare. Il calcio va gestito come tutte le altre società del mondo imprenditoriale e non possiamo sbagliare.»

E’ chiaro, quindi, che il Lecce abbia bisogno in questo momento di un timoniere che sia meno passionale e più ragionatore, proprio per non perdere di vista gli obiettivi di un club, che sono prima di tutto quelli di mantenere una buona stabilità economica. Proprio per questo Saverio Sticchi Damiani ha chiesto a De Picciotto di entrare a far parte del nuovo CDA del club.

«Dovremo essere oculati con un budget contenuto, ma punteremo alla crescita con acquisti di proprietà, facendo crescere le strutture del club». Così il Presidente del Lecce ha illustrato gli obiettivi della società togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. «In Serie A abbiamo perso una grande occasione per arricchire il nostro parco giocatori visto che, rispetto all’anno di B i giocatori di proprietà giunti nel Salento sono stati solo Gabriel e Gallo. Questo ci ha impedito di avere fondamenta stabili per l’anno di B. In un mercato in crisi con la retrocessione le quotazioni dei calciatori si sono abbassate e, delle cessioni fatte in questi ultimi mesi, una ci sta creando diversi problemi. La Stella Rossa ancora non ha pagato la prima rata per Falco, cosa che ci ha impedito di avere risorse per terminare in modo tranquillo la stagione.Ricordiamoci che abbiamo dovuto affrontare tante spese per lo stadio. Sì è vero che avremo la struttura per dieci anni, ma potremo solo provare a recuperare una parte di quasi sei milioni, alcuni impiegati già e altri da spendere, usati per mettere in sesto il Via del Mare.

Sticchi Damiani parla del grande lavoro fatto dal club in questi ultimi nove mesi. «Con l’arrivo di Corvino abbiamo schierato tanti giovani oltre a molte acquisizioni per il settore giovanile.Abbiamo rimesso a posto il bilancio per colpa dagli errori commessi in passato, ma adesso bisogna cambiare registro. Io quest’anno ho chiesto qualcosa in più a René De Picciotto. Voglio che entri nel nuovo CDA della società. Per il prossimo anno non si può promettere nulla, ma i margini di errore sul mercato saranno quasi nulli.»

Sicuramente una luce, in clima non ottimale per i conti del club, viene dal lavoro svolto da Pantaleo Corvino, che è stato l’ultimo ad intervenire durante la lunga conferenza. «Abbiamo fatto un ottimo lavoro societario quest’anno se a poche giornate dalla fine avevamo la Serie A in pugno.» Così esordisce il direttore. «Non l’abbiamo conquistata ed ora si riparte. Faccio questo lavoro da 40 anni, ma posso assicurare di non aver mai dato così tanto come quest’anno.»

Corvino passa poi a delineare le linee guida della prossima stagione. «Dovremo far crescere questo club seguendo le indicazioni della società, almeno così sono abituato a lavorare. Pettinari? Non fa più parte degli obiettivi del club, inoltre a Lecce ha segnato poco. E’ andato meglio Stepinski. Sicuramente punteremo sui giovani.Io ho migliorato lo scorso anno le strutture societarie e ho dovuto riprendere un settore giovanile che in venti anni ha perso tanto visto che quando l’ho lasciato poteva contare di elementi che sono andati in A. In questo lasso di tempo non è uscito più nessuno.»